La furia dei manifestanti ha travolto i simboli: la statua dello schiavista inglese Edward Colston a Bristol è stata gettata nelle acque del porto al grido di “I can’t breath”. A Londra neppure una gloria nazionale dal fisico possente come Winston Churchill ha retto l’urto della protesta: la sua statua nella piazza de Parlamento è stata marchiata con l’infamante scritta “racist”.
A Churchill si rimproverano discorsi razzisti tenuti in gioventù nelle accademie del paese. In Belgio è re Leopoldo II, fondatore della patria, ad essere preso di mira: la sua scultura equestre a Brussel è stata teatro di scontri con la polizia. Una folla enorme ha riempito le strade di Stoccarda mentre in Sudafrica i simpatizzanti del movimento “Black Lives Matter” hanno inscenato una protesta silenziosa.