Le forze israeliane hanno in buona sostanza occupato le aree principali nel più grande policlinico di Gaza, al-Shifa, dove centinaia di pazienti, compresi i neonati, sono rimasti bloccati con scorte ridotte e senza elettricità, mentre l’esercito dello Stato ebraico ha esteso il suo controllo a Gaza City e al nord della Striscia.
Alcune ore prima dell’incursione, gli Stati Uniti avevano dichiarato che i propri servizi di intelligence indicavano che i militanti avevano usato la struttura sanitaria di al-Shifa e altri ospedali - e i tunnel sotto di essi - per compiere azioni militari e detenere ostaggi. Dal canto suo, il Ministero della Salute di Gaza ha dichiarato che 40 pazienti, tra cui tre neonati, sono morti da quando il generatore di emergenza di Shifa ha esaurito il carburante sabato. Altri 36 neonati rischiano di morire perché non c’è corrente per le incubatrici, secondo il Ministero.
Del resto, proprio l’esercito israeliano ha dichiarato che le forze che hanno fatto irruzione all’ospedale al-Shifa sono anche alla ricerca di ostaggi. La situazione in cui versano i compatrioti ancora nelle mani dei terroristi ha galvanizzato il sostegno israeliano alla guerra e per mercoledì in serata le famiglie e i sostenitori degli ostaggi stanno organizzando una marcia di protesta da Tel Aviv a Gerusalemme.
Prevista la fornitura di carburante a Gaza
In merito alle forniture di carburante per Gaza, va detto che i funzionari della Difesa israeliana hanno cambiato rotta in mattinata, decidendo di consentire l’ingresso di circa 24’000 litri di carburante per gli sforzi umanitari. In precedenza, avevano ripetutamente rifiutato di far entrare il carburante a Gaza, affermando che Hamas lo avrebbe sfruttato per un proprio uso militare.
Un'autocisterna carica di carburante si dirige verso Gaza attraversando il valico di Rafah mercoledì
Sempre in quest’ottica, il COGAT, l’organo di difesa israeliano responsabile degli affari palestinesi, ha asserito che avrebbe permesso ai camion delle Nazioni Unite di rifornirsi al valico di Rafah, al confine con l’Egitto, più tardi mercoledì. La decisione è stata presa in risposta a una specifica richiesta degli Stati Uniti.
Il portavoce militare israeliano Daniel Haqari ha dichiarato che le forze israeliane hanno completato la conquista del campo profughi di Shati, un quartiere densamente urbanizzato, e si muovono liberamente in tutta la città.
Secondo Israele la guerra durerà “lunghi mesi”
All’interno di alcuni degli edifici appena conquistati, i soldati hanno issato la bandiera israeliana e le bandiere militari per festeggiare. In una conferenza stampa trasmessa a livello nazionale, il ministro della Difesa Yoav Gallant ha dichiarato che Hamas ha “perso il controllo” della parte settentrionale di Gaza e che Israele ha ottenuto guadagni significativi a Gaza City.
Ma alla domanda sui tempi della guerra, Gallant ha risposto: “Stiamo parlando di lunghi mesi, non di un giorno o due”. L’esercito afferma che le sue forze hanno trovato armi ed eliminato combattenti in edifici governativi, scuole ed edifici residenziali.
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