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Soldati ucraini sulla sponda sinistra del Dnepr

Segnalata la loro presenza nella regione di Kherson - Kiev torna a chiedere armi: "Ne servono dieci volte di più"

  • 23 aprile 2023, 12:45
  • 20 novembre, 11:27
01:27

RG 12.30 del 23.04.2023 La corrispondenza di Stefano Grazioli

RSI Info 23.04.2023, 12:22

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Di: ATS/pon 

Le forze ucraine hanno raggiunto la riva sinistra della regione di Kherson, secondo quanto riferisce l'Istituto per lo studio della guerra (ISW). Gli analisti dell'Istituto fanno riferimento a "corrispondenti militari" russi - spesso critici nei confronti dell'operato delle forze armate di Mosca - che hanno fornito ampie riprese video georeferenziate e messaggi di testo a conferma di questa affermazione.

"I filmati, pubblicati da un blogger russo il 22 aprile, mostrano che le forze ucraine hanno preso posizione sulle rive del fiume Dnepr (o Dnipro) a nord di Oleshki (7 chilometri a sud-ovest di Kherson) e sono avanzate fino al confine settentrionale dell'insediamento sull'autostrada E97, così come ad ovest dei cottage estivi (10 chilometri a sud di Kherson). Il filmato indica anche che le truppe russe potrebbero non avere il controllo delle isole sui fiumi Konka e Chaika, situate a meno di mezzo chilometro a nord delle posizioni di geolocalizzazione dell'esercito ucraino vicino al ponte Antonovsky", afferma il rapporto dell'ISW. Le truppe di Kiev avrebbero costituito nelle ultime settimane anche linee di rifornimento stabili.

Nel corso della controffensiva ucraina nell'autunno 2022, l'esercito russo aveva abbandonato la parte della regione di Kherson situata sulla sponda occidentale del fiume, non più difendibile, compresa l'omonima città.

Quale sia la portata della presenza dei soldati di Kiev sulla sponda orientale e se sia un segnale dell'imminenza della preannunciata offensiva non è chiaro, mentre i combattimenti più violenti continuano a concentrarsi sul fronte del Donbass, dove a piccoli passi i russi continuano ad avanzare a Bakhmut.

Intanto il Governo ucraino continua a chiedere nuove armi all'Occidente. Il ministro dell'interno Andriy Melnyk, ex ambasciatore in Germania, è tornato a ringraziare per le forniture (di un valore di 55 miliardi di dollari da inizio conflitto) ma ha pure insistito sul fatto che "per mettere fine quest'anno all'aggressione russa occorre dieci volte di più".

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