Solingen: ISIS rivendica attacco

Lo Stato Islamico (ISIS) ha rivendicato con una dichiarazione diramata via Internet la responsabilità per l’attacco di ieri sera a Solingen (Nordreno-Vestfalia) in cui un uomo ha accoltellato tre persone e ne ha ferite altre otto (quattro in modo grave) mentre erano in corso i festeggiamenti per i 650 anni della città.  “Era un soldato del gruppo ISIS”, si legge su Telegram, “l’attacco è stato effettuato per vendetta per i musulmani in Palestina e ovunque”. 

Nel pomeriggio, durante una conferenza stampa, gli inquirenti avevano detto di “non escludere” la pista terroristica. “Non siamo ancora riusciti a chiarire il movente, ma riteniamo, alla luce delle circostanze, che un atto terroristico non possa essere escluso”, aveva dichiarato il procuratore Markus Caspers. Il capo del governo regionale Hendrik Wuest aveva invece definito l’attacco un atto terroristico.

Un 15enne è stato fermato nel pomeriggio nell’ambito delle indagini: gli inquirenti hanno dichiarato che stanno verificando se sia collegato in qualche modo all’attacco. L’adolescente è stato sentito parlare in un colloquio sospetto con un’altra persona poco prima dei fatti. Se il colloquio fosse proprio con l’accoltellatore non è ancora chiaro ed è oggetto delle indagini, hanno spiegato gli inquirenti.

In serata, intanto, agenti del comando delle operazioni speciali tedeschi hanno fatto irruzione in una residenza per rifugiati della città. Stando a indiscrezioni di stampa avrebbero arrestato un siriano. L’alloggio si trova a poca distanza dal luogo dell’attacco e dal punto in cui è stata trovata l’arma usata dall’assassino, un coltello. Un portavoce della polizia ha dichiarato alla Deutsche Presse-Agentur che anche in questo caso si sta indagando sulle connessioni tra i reati.