Maltempo

Spagna, continuano le ricerche dopo le alluvioni

Il governo centrale ha inviato nel sudest del Paese circa mille soldati a supporto dei soccorsi mentre il premier Sanchez va a Valencia, regione in cui i dispersi sono ancora numerosi

  • 31 ottobre, 08:55
  • 1 novembre, 10:42
I residenti lungo una strada coperta di fango a Paiporta

I residenti lungo una strada coperta di fango nel comune di Paiporta, nella Comunità Valenciana, colpito dall'alluvione

  • Keystone
Di: AFP/RSI Info 

Giovedì nel sudest della Spagna continuano le ricerche delle vittime. La regione è stata colpita dalla peggiore inondazione del Paese da oltre cinquant’anni a questa parte, che ha provocato almeno 95 morti e numerosi dispersi. Quasi mille soldati sono dispiegati sul campo, soprattutto nella regione di Valencia, insieme a vigili del fuoco, agenti di polizia e soccorritori che stanno cercando di individuare eventuali sopravvissuti e di bonificare le aree colpite.

Secondo gli ultimi dati diffusi dalle autorità, il bilancio delle vittime è di 95 morti, di cui 92 nella comunità di Valencia, la più colpita. Altri due morti sono stati registrati nella vicina regione di Castilla-La Mancha e un terzo in Andalusia. Questa cifra, la più alta dall’alluvione che ha ucciso 300 persone nel Paese nell’ottobre 1973, “aumenterà” perché ci sono ancora “molte persone disperse”, ha avvertito mercoledì sera Angel Víctor Torres, ministro della Politica territoriale.

Il premier Pedro Sanchez, che ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale, si recherà a Valencia in giornata, dove visiterà il Centro di coordinamento dei soccorsi. In un breve discorso televisivo tenuto mercoledì, il leader socialista ha assicurato alle persone colpite che il governo non le avrebbe lasciate “sole”, invitando i residenti della regione a rimanere vigili.

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Maltempo in Spagna, morti e dispersi

RSI Info 30.10.2024, 09:42

Il numero dei dispersi è al momento “sconosciuto”

La ministra della Difesa Margarita Robles ha dichiarato mercoledì sera che l’operazione di salvataggio sarebbe ora “entrata nella seconda fase”, che consiste nel ritrovare i dispersi, aggiungendo che il loro numero rimane “sconosciuto”.

All’alba di giovedì, secondo i servizi di emergenza, migliaia di persone erano ancora senza elettricità nella regione di Valencia. Un gran numero di strade è rimasto interrotto, mentre innumerevoli auto distrutte sono state disseminate sulle strade, coperte di fango e detriti.

Secondo le autorità, una delle località più colpite è Paiporta, nella periferia meridionale di Valencia, dove sono morte circa quaranta persone, tra cui una madre e il suo bambino di tre mesi, travolti dalla corrente.

Caduti fino a 491 litri di pioggia per metro quadro

Il presidente della regione di Valencia, Carlos Mazon, ha dichiarato mercoledì sera che i servizi di emergenza hanno effettuato “200 operazioni di salvataggio via terra e 70 operazioni di salvataggio via aerea” utilizzando gli elicotteri durante la giornata. Egli ha inoltre dichiarato che i servizi di emergenza sono riusciti a raggiungere tutte le aree colpite, anche se diversi villaggi sono rimasti isolati dal resto del Paese per gran parte della giornata di mercoledì.

Secondo l’agenzia meteorologica AEMET, martedì notte sono caduti più di 300 litri d’acqua per metro quadro in diverse città della regione di Valencia, con un picco di 491 litri nel piccolo villaggio di Chiva. Si tratta dell’equivalente di “un anno di precipitazioni”, ha aggiunto.

Piogge torrenziali a causa della “Dana”

Le piogge torrenziali sono state causate dalla cosiddetta “Dana”, una depressione isolata ad alti livelli che si verifica ogni anno ed è caratterizzata da condizioni meteorologiche avverse. L’Agencia estatal de Meteorología (Aemet), il servizio meteorologico nazionale, sulle reti sociali segnala che il fenomeno della Dana, con piogge torrenziali e tornado, è paragonabile a due grandi temporali degli anni Ottanta - dell’ottobre 1982 e del novembre 1987 - che causarono decine di vittime e ingenti danni.

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Alluvioni in Spagna, si aggrava il bilancio

Telegiornale 30.10.2024, 20:00

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