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Spagna, voto all'estero toglie un seggio ai socialisti

I popolari conquistano un seggio a Madrid. Così al premier Sanchez ora non basta più l'astensione degli indipendentisti catalani, ma serve il voto a favore

  • 29 luglio 2023, 19:54
  • 22 agosto 2023, 23:48
Il premier socialista spagnolo Pedro Sanchez

Il premier socialista spagnolo Pedro Sanchez

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In Spagna, grazie al voto dei residenti all'estero, il Partito Popolare (PP) conquista un seggio di Madrid, già assegnato domenica scorsa al Partito Socialista (PSOE), complicando la strada del premier socialista Pedro Sanchez verso il nuovo Governo.

A questo punto, al primo ministro socialista non basterà più l'astensione dei deputati della coalizione politica catalana Junts, ma servirà il loro voto favorevole. Oppure la loro astensione, ma al contempo il sì del deputato eletto nelle Canarie. Una novità che, sulla carta, avvicina il Paese verso nuove elezioni a dicembre, allontanando l'ipotesi di un nuovo Governo progressista.

Tuttavia, i socialisti ostentano assoluta tranquillità. Sanno che, per il catalani, la destra estrema è da tenere alla larga. Gli uomini di Sanchez sostengono quindi che questo riconteggio sostanzialmente non cambia nulla.

"I deputati di Junts - fa sapere il PSOE - dovranno decidere se unire le loro forze a quelle del PP e di Vox, aprendo le porte a un Governo di destra con l'estrema destra, o unirsi al resto delle forze politiche per evitarlo, cioè esattamente la stessa situazione in cui eravamo domenica scorsa". A parte il pressing su Junts, la strategia del PSOE è logorare al massimo la leadership di Alberto Nunez Feijòo, presidente del partito Popolare.

La parola d'ordine del premier ora è aspettare, assecondare il tentativo che il leader popolare intende fare per conquistare il Governo, attendere il suo più che prevedibile fallimento e poi, con calma, affrontare il nodo del patto con i catalani.

Nelle ultime ore il PP fa sapere di essere disposto a confrontarsi anche con Junts, ma pesa sempre l'incognita di Vox, che difficilmente dovrebbe votare insieme ai catalani. E mancherebbe sempre un voto, quello di "Coalicion canaria", che ha già posto il veto su Abascal.

Insomma, nessuno crede veramente che Feijòo ce la possa fare. A quel punto il PSOE avrebbe aperte due vie: la prima, in caso di accordo, tornare al Governo; la seconda, in caso di rottura, andare dritti verso una campagna elettorale da giocare tutta contro l'asse PP-Vox, che al momento fa acqua da tutte le parti.

Amareggiato dall'esito elettorale, Santiago Abascal, ha subito additato la demonizzazione subita dal PP come la principale ragione del suo flop nelle urne. E anche Feijòo non se la passa molto bene: all'interno del suo partito c'è un clima pessimo. Su una cosa sola c'è piena unità: tutti chiedono al leader di affrontare prima possibile il nodo dell'alleanza con Vox.

Elezioni in Spagna

Telegiornale 23.07.2023, 20:00

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