Un accesso a internet senza filtri per il popolo iraniano. È quanto intende garantire il miliardario americano Elon Musk. Nel paese sono ora operativi cento satelliti Starlink, il servizio internet dallo spazio fornito dalla sua azienda Space X.
L'attivazione della rete Starlink in Iran era stata annunciata durante lo scorso mese di settembre, quando nel paese sono iniziate le proteste antigovernative a seguito della morte di Mahsa Amini, la ventiduenne arrestata dalla polizia morale a Teheran perché non indossava correttamente il velo e deceduta tre giorni dopo in circostanze misteriose. Un'ondata di proteste che ha portato le autorità anche a bloccare servizi online come Instagram e WhatsApp.
Da qui l'obiettivo di Musk di promuovere la libertà di accesso a internet e il libero flusso di informazioni per gli iraniani. Il servizio a banda larga via satellite potrebbe infatti permettere ai manifestanti di aggirare le restrizioni online imposte dalle autorità governative.
L'esperienza ucraina
Nei primi mesi di quest'anno, l'azienda di Musk ha attivato i servizi Starlink anche in Ucraina, mettendo a disposizione dell'esercito ventimila terminali d'accesso. Grazie alla connessione via satellite, le forze armate di Kiev hanno potuto rimanere connesse laddove i russi hanno distrutto le infrastrutture per internet e la telefonia mobile.
Sul fronte ucraino, lo scorso ottobre Musk aveva chiesto al Pentagono di pagare per l'intera operazione. Successivamente il miliardario ha cambiato idea, annunciando che Space X avrebbe continuato a fornire il servizio gratuitamente al Governo ucraino.
SEIDISERA del 26.12.2022 - L'intervista a Nima Baheli di Paola Nurnberg
RSI Info 26.12.2022, 19:06
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