Negli Stati Uniti, con oltre 26 milioni di disoccupati a causa della crisi provocata dal coronavirus cresce la domanda di assistenza alimentare. Cucine popolari e distribuzioni di cibo sono state organizzate ovunque nel paese. Siamo andati a Baltimora, dove l’organizzazione non governativa creata dallo chef di origine spagnola José Andrés ha consegnato cibo.
Il problema, ci dice, non è solo la mancanza di risorse alimentari per le difficoltà economiche. Ma anche la distribuzione. “Quello che vediamo oggi è l’inuguaglianza del sistema” afferma il cuoco, impegnato da una decina d’anni a portare aiuti alle persone colpite da disastri naturali e oggi in prima linea per sostenere le famiglie impoverite a causa del Covid 19.
Se ci sono fattorie e produttori che hanno cibo, ma questo non raggiunge le comunità e i quartieri più poveri, dice ancora lo chef, “dobbiamo essere sicuri che i meccanismi di distribuzione siano più efficaci. Vorrei che non esistessero più cucine popolari né banche del cibo. È necessario garantire retribuzioni più elevate alle persone che oggi percepiscono bassi redditi e andare oltre la soglia di retribuzione minima prevista dalla legge. Solo cosi – aggiunge Andrés – queste persone potranno fare da sé. È un modo molto semplice per redistribuire le risorse”.
RG 18.30 del 27.04.2020: il reportage da Baltimora, di Emiliano Bos
RSI Info 28.04.2020, 01:45
Contenuto audio