Il governatore del Wisconsin Tony Evers ha dichiarato lo stato di emergenza a Kenosha dopo che alcuni manifestanti hanno assalito negozi ed uffici ed appiccato incendi per protestare contro quanto accaduto domenica a Jacob Blake, l’afroamericano ripetutamente colpito alla schiena da agenti della polizia locale in quello che sembrerebbe un episodio di razzismo ed uso eccessivo della forza da parte delle forze dell’ordine.
Raggiunto da almeno otto colpi, il ventinovenne è paralizzato dalla cintola in giù e le lesioni sembrano permanenti. "Solo un miracolo potrà farlo camminare di nuovo", ha dichiarato il legale della famiglia. L’accaduto è stato filmato da un vicino che ha pubblicato il video sui social network, scatenando l’indignazione generale per l’ennesimo caso ai danni di un giovane di colore.
Le autorità di Kenosha avevano già imposto un coprifuoco e schierato la guardia nazionale, ma questo non è bastato a fermare le proteste. Per la terza notte consecutiva alcuni manifestanti si sono scontrati con la polizia, altri hanno appiccato almeno 34 focolai di incendio, con una trentina tra negozi ed uffici vandalizzati, insieme ad un numero imprecisato di abitazioni, secondo le cifre fornite dai vigili del fuoco.
Il governatore Everts ha anche annunciato di avere autorizzato un dispiegamento ulteriore di oltre 100 uomini della guardia nazionale, che porterebbe a 250 il totale delle truppe sul posto. La sparatoria è oggetto di un indagine da parte delle autorità dello Stato, che non hanno per ora divulgato particolari. Non sembra che l’uomo fosse armato quando gli agenti hanno aperto il fuoco.
Kenosha, ancora proteste
Telegiornale 26.08.2020, 14:30