Un attentato perpetrato durante la preghiera del venerdì all'interno di una moschea nel nord del Sinai ha provocato duecento morti e oltre 100 feriti, stando a fonti ufficiali egiziane. All'esplosione d'una bomba, hanno fatto seguito raffiche di armi da fuoco sui fedeli in fuga.
Teatro della strage è stata una località a qualche chilometro da Bir el Abd, in una regione dove sono attivi estremisti affiliati all'organizzazione Stato islamico. Ad essere colpito è un luogo di culto frequentato da una tribù conosciuta per la collaborazione offerta all'esercito e alle forze dell'ordine nella lotta contro i fondamentalisti.
Il presidente Abdel Fatah al Sisi ha riunito il comitato di sicurezza ristretto e ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.
ANSA/dg