Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che le truppe statunitensi difenderanno Taiwan se l'isola dovesse essere invasa dalla Cina. Una dichiarazione che rischia di provocare ancora una volta le ire di Pechino.
Alla domanda se "gli americani difenderebbero Taiwan se la Cina la invadesse", il leader americano ha risposto in un’intervista alla CBS diffusa nella notte svizzera: "Sì, se si verificasse un attacco senza precedenti". Domenica sera un portavoce della Casa Bianca ha dichiarato all'AFP che la politica statunitense nei confronti di Taiwan "non è cambiata".
La Cina considera Taiwan, con una popolazione di circa 23 milioni di abitanti, una delle sue province, che non è ancora riuscita a riunificare con il resto del territorio dalla fine della guerra civile cinese nel 1949. In sette decenni, l'esercito comunista non è mai riuscito a conquistare l'isola, che è rimasta sotto il controllo della Repubblica di Cina, il regime che un tempo governava la Cina continentale e che ora governa solo Taiwan.
Nel corso dell'intervista, il Presidente degli Stati Uniti ha anche sottolineato che non sta "incoraggiando" l'isola a dichiarare l'indipendenza formale. "È una loro decisione", ha detto. Joe Biden aveva già irritato Pechino affermando a fine maggio che gli Stati Uniti sarebbero intervenuti militarmente a sostegno di Taiwan in caso di invasione da parte della Cina comunista. In seguito ha fatto marcia indietro, affermando di essere impegnato in una "ambiguità strategica".
"La Cina unica”
Gli Stati Uniti riconoscono ufficialmente un solo governo cinese, quello di Pechino. Allo stesso tempo, però, si guardano bene dall'avallare la posizione di Pechino secondo cui Taiwan è una parte inalienabile dell'unica Cina che un giorno sarà riunificata. Gli Stati Uniti ritengono che spetti a Pechino e Taipei trovare una soluzione, ma si oppongono a qualsiasi uso della forza per cambiare lo status quo.
Relazioni ai minimi storici
"Restiamo in linea con ciò che abbiamo sottoscritto molto tempo fa", ha detto Biden nell'intervista. Tuttavia, i commenti di Biden arrivano dopo un significativo riavvicinamento tra gli Stati Uniti e Taiwan, in un momento in cui le relazioni tra Pechino e Washington sono ai minimi da decenni.
Mercoledì scorso, una proposta di legge che fornirebbe il primo aiuto militare diretto degli Stati Uniti a Taiwan ha superato una tappa fondamentale al Congresso degli Stati Uniti. Pochi giorni prima, Washington ha annunciato una vendita di armi a Taipei per 1,1 miliardi di dollari. All'inizio di agosto, anche la visita a Taiwan del presidente della Camera dei Rappresentanti, Nancy Pelosi, ha provocato la furia di Pechino. La Cina ha quindi lanciato le più grandi manovre militari della sua storia intorno all'isola.
La Cina risponde: "Prenderemo tutte le misure necessarie"
Nel corso della mattinata è arrivata a stretto giro di posta anche la risposta di Pechino, che afferma di riservarsi "di prendere tutte le misure necessarie" dopo le dichiarazioni di Biden. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning che, nel corso del briefing quotidiano, ha espresso "ferma opposizione" verso i giudizi di Biden. Le ultime osservazioni del presidente USA sono in netto contrasto con la politica di Washington nei confronti dell'isola, ha aggiunto Mao. "Le osservazioni degli Stati Uniti violano gravemente l'importante impegno assunto di non sostenere l'indipendenza di Taiwan e inviano un segnale gravemente errato alle forze indipendentiste e separatiste taiwanesi", ha osservato ancora la portavoce.
Nulla di deciso sulla ricandidatura
Nell’intervista alla CBS, il leader democratico ha dichiarato per la prima volta di non aver ancora deciso se ricandidarsi alla presidenza nel 2024. "È una decisione definitiva quella di ricandidarmi? Questo è ancora da vedere", ha detto, affermando che per ora resta sua "intenzione farlo”. Joe Biden, il presidente più anziano mai eletto negli Stati Uniti, compirà 80 anni il 20 novembre. Avrebbe 82 anni all'inizio di un eventuale secondo mandato e 86 alla fine, un argomento che è stato a lungo tabù in campo democratico. Durante l'intervista, l'inquilino della Casa Bianca ha voluto rispondere a coloro che dubitano della capacità di governo del quasi ottuagenario: "Guardatemi", ha detto sorridendo.