È stata finora la testimonianza più dura quella rilasciata da William Taylor al Congresso americano che si sta occupando dell’indagine per il possibile impeachment di Donald Trump.
Il responsabile dell’ambasciata statunitense in Ucraina ha denunciato forti pressioni della Casa Bianca. Il magnate – a detta del diplomatico – avrebbe bloccato quasi 400 milioni di dollari destinati all’assistenza militare nell’ex repubblica sovietica, chiedendo in cambio un’inchiesta sull’ex presidente Joe Biden, oggi suo avversario politico.
Lo stesso Taylor ha denunciato l’esistenza di un canale diplomatico irregolare parallelo a quello tradizionale del Dipartimento di Stato. Le sue parole stabilirebbero, quindi, un collegamento diretto tra la decisione di Trump di sospendere gli aiuti economici all’Ucraina e le pressioni sul Governo Kiev, riconoscendo l’esistenza di quel rapporto di "do ut des" che continua a essere fermamente negato dal presidente statunitense.
Taylor ha anche raccontato che Trump rifiutò di ricevere il nuovo leader ucraino Volodymir Zelenski finché questi non fosse stato d'accordo sulle sue richieste, segnando una possibile svolta nell’inchiesta per impeachment.
Dal canto suo, l'inquilino della Casa Bianca ha definito l'indagine per l'impeachment "un linciaggio", spingendosi oltre nel suo consueto attacco ai democratici a difesa della propria posizione e paragonando la sua situazione a quella delle vittime di una delle pagine più buie della storia americana, ossia quel periodo di violenza razzista in cui, ancora alla fine degli Anni Sessanta, persero la vita migliaia di afroamericani.
Il commento del presidente ha generato, come prevedibile, diverse reazioni di sdegno. "Sta comparando un processo costituzionale con le sistematiche torture che ha dovuto subire gente che ha lo stesso colore della mia pelle?", si è chiesta Karen Bass, presidente dei deputati afroamericani.
Le ha fatto eco Kristen Clark, presidente della Commissione per i diritti civili: "Un linciaggio? 4'743 persone sono state linciate negli Stati Uniti tra il 1882 e il 1968, di cui 3'446 afroamericani. Il linciaggio è un crimine contro l'umanità!".