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Tensioni diplomatiche al G20 di Bali

I ministri degli esteri si incontrano in Indonesia. I rappresentanti della Russia e dei Paesi occidentali si boicottano a vicenda

  • 8 luglio 2022, 13:40
  • 20 novembre, 15:33
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Tensioni diplomatiche al G20 indonesiano

Telegiornale 08.07.2022, 14:30

Di: Diem/TG/ATS 

Il vertice dei ministri degli esteri del G20 ha preso il via a Bali, in Indonesia, con la presenza del segretario di Stato americano Antony Blinken e del capo della diplomazia russa Serghei Lavrov. Poteva essere l'occasione per avviare un dialogo sulla situazione in Ucraina (il tema è in agenda al fianco della crisi alimentare, delle tensioni sull'energia, della cooperazione multilaterale per far fronte all'aumento dell'inflazione globale), ma non ci sono stati avvicinamenti. Anzi.

Il summit, apertosi con l’appello della ministra indonesiana Retno Marsudi a mettere fine alla guerra in Ucraina, è stato caratterizzato da una serie di fratture diplomatiche e di rispettivi boicottaggi.

Il rappresentante degli Stati Uniti e quelli degli altri Paesi del G7 hanno boicottato la cena inaugurale in segno di protesta contro la Russia e la sua offensiva militare, mentre il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha già dichiarato che non intende incontrare il suo omologo russo, Serghei Lavrov.

Il ministro degli esteri russo, a sua volta, ha abbandonato i lavori mentre la ministra tedesca Annalena Baerbock prendeva la parola e criticava Mosca per la sua offensiva militare. Poi non ha assistito all'intervento del suo omologo ucraino Dmytro Kuleba.

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Lavrov con i ministri del G20 a Bali

Telegiornale 07.07.2022, 22:00

A margine dei lavori il responsabile della diplomazia del Cremlino ha affermato che l'iniziativa di fermare i contatti tra Mosca e Washington sull'Ucraina non è stata presa da Mosca ma da Washington: "Non siamo noi che abbiamo cessato i contatti reciproci. Questo è stato fatto dagli Stati Uniti", ha affermato Serghei Lavrov. "È tutto ciò che posso dire. Non corriamo dietro a nessuno, offrendo di incontrarci. Se non lo vogliono, è una loro scelta", ha affermato anticipando, d'altro canto, riferisce la Tass, che la Russia è pronta a colloqui con i ministri degli esteri turco e ucraino sulla questione del grano.

Lavrov se ne va in anticipo

Il ministro degli esteri russo venerdì ha lasciato in anticipo la riunione dopo aver detto ai suoi omologhi che l'invasione russa dell'Ucraina non è responsabile di una crisi globale alimentare e che le sanzioni progettate per isolare la Russia equivalevano a una dichiarazione di guerra. Lo riporta il Guardian. "Se l'Occidente non vuole che si svolgano colloqui, ma desidera che l'Ucraina sconfigga la Russia sul campo di battaglia, poiché sono state espresse entrambe le opinioni, allora, forse, non c'è nulla di cui parlare con l'Occidente", ha detto il capo della diplomazia russa.

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