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"Torneremo presto a governare"

A Pontida, Salvini promette un'opposizione dura con i referendum e rilancia la Flat Tax. "Ci riprendremo tutto con gli interessi"

  • 15 settembre 2019, 21:26
  • 22 novembre, 21:10
02:59

RG 18.30 del 15.09.19 - Il reportage da Pontida di Anna Valenti

RSI Info 15.09.2019, 21:19

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Di: RG/ATS/Ansa/dielle 

Matteo Salvini ha dichiarato guerra domenica al nuovo Governo italiano. Di fronte a migliaia di sostenitori riuniti a Pontida, l'ex ministro degli interni ha promesso un rapido ritorno al potere della Lega.

"Preferisco lasciare sette ministeri ai traditori, perché ce li riprenderemo tra pochi mesi con gli interessi", ha detto Salvini al tradizionale raduno nella piccola città lombarda, culla del leghismo prima del Nord e poi di tutta la Penisola.

Solo lo scorso agosto, il leader sovranista aveva sciolto la coalizione con il Movimento 5 stelle chiedendo elezioni immediate, forte della posizione di primo partito italiano della Lega alle elezioni europee di maggio e poi accreditata dai sondaggi tra il 36 e il 38%. Tuttavia, l'M5S è riuscito a unire le forze con il Partito Democratico per formare un nuovo governo.

Dal palco Matteo Salvini ha attaccato duramente il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il leader del M5S Luigi Di Maio e quello del PD Matteo Renzi. Persone "aggrappate alle loro poltrone", da contrapporre agli "uomini e donne con valori" riuniti a Pontida. Il leader leghista ha poi annunciato una grande manifestazione a Roma il 19 ottobre per celebrare l'"orgoglio nazionale" ed è tornato a battere il chiodo della flat tax al 15%: “sarà il primo provvedimento della Lega quando tornerà al governo”. Salvini ha poi dettato la linea del partito anche finché rimarrà all’opposizione, fatta a colpi di referendum, in particolare sulla legge elettorale e sui suoi decreti sicurezza qualora “verranno toccati”.

Secondo gli organizzatori erano 80'000 le persone presenti al grande raduno leghista a Pontida, dove la Lega raccoglie ogni anno, dal 1990, i suoi sostenitori. È in questo borgo bergamasco che nel 1167 nacque la Lega Lombarda, alleanza di città del nord Italia contro l'imperatore Federico Barbarossa.

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