Tre Nobel per la medicina

Harvey J. Alter, Michael Houghton e Charles M. Rice sono stati insigniti del 111° Nobel per la medicina, il primo della stagione 2020, grazie alla loro scoperta del virus dell'epatite C, che ha permesso di spiegare i casi che non potevano essere ricondotti ai tipi A e B già scoperti in precedenza. Il loro lavoro ha reso possibili test sanguigni e nuovi medicamenti che hanno salvato la vita a milioni di persone.

Nel dettaglio, già alla fine degli anni '70 Alter (oggi 85enne) aveva identificato in occasione di trasfusioni una contaminazione epatica allora ancora misteriosa. La sequenza genetica del virus venne identificata dal team di Houghton nel 1989. Il 68enne Rice ha invece lavorato per anni sul modo in cui il virus si replica, favorendo l'emergere di un trattamento rivoluzionario un decennio fa, il sofosbuvir. L'epatite C colpisce circa 70 milioni di persone nel mondo, causando 400'000 decessi l'anno.

I tre studiosi succedono al terzetto William Kaelin, Peter Ratcliffe e Gregg Semenza, che nel 2019 era stato premiato per aver scoperto il meccanismo molecolare che regola l'attività dei geni in risposta alle variazioni dei livelli d'ossigeno all'interno delle cellule.

Il valore del premio è stato quest'anno aumentato a 10 milioni di corone svedesi per categoria (1,030 milioni di franchi). La consegna della medaglia e dell'attestato avviene tradizionalmente il 10 dicembre a Stoccolma, nell'anniversario della morte di Alfred Nobel, ma la cerimonia di quest'anno è già sin d'ora annullata nella sua forma abituale. I riconoscimenti verranno trasmessi nei paesi di residenza dei vincitori.