Violenti scontri tra l'esercito sudanese e i paramilitari continuano a Khartum, la capitale del Sudan, ignorando le varie tregue concordate dalle parti in conflitto, mai veramente rispettate. Nella serata di domenica, allo scadere dell'ultimo cessate il fuoco, le due forze sudanesi hanno deciso per un suo prolungamento di 72 ore, possibile grazie alla mediazione statunitense e saudita.
Una reale tregua consentirebbe ai cittadini di evacuare le proprie abitazioni in modo sicuro e mettersi in salvo. Al momento, milioni di sudanesi rimangono infatti intrappolati nella capitale. Nel frattempo arrivano gli aiuti umanitari: una prima spedizione del Comitato internazionale della Croce rossa (CICR) è giunta domenica a Port Sudan.
L'aereo era carico di otto tonnellate di materiale medico, tra cui attrezzature chirurgiche, che dovrebbe consentire "il trattamento di 1'500 pazienti" nel Paese, dove la maggior parte degli ospedali è fuori uso a causa dei combattimenti, ha annunciato il CICR. L'aereo, che trasporta anche personale umanitario, è decollato da Amman ed è atterrato a Port Sudan, una città costiera a 850 km a est di Khartum, ha dichiarato il CICR. Lo spazio aereo sudanese è chiuso dal 15 aprile perché sono iniziati i combattimenti all'aeroporto di Khartum.
La guerra ha provocato finora almeno 528 morti e 4'599 feriti, secondo cifre ufficiali ma ampiamente sottostimate, ed entrambe le parti attive nel conflitto si accusano di aver violato la tregua.
Notiziario 06.00 del 28.04.2023
RSI Info 28.04.2023, 06:30
Contenuto audio
Sudan, 14esimo giorno di guerra
Telegiornale 28.04.2023, 20:00