Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump si è rivolto alla Corte Suprema degli Stati Uniti per bloccare la sentenza di condanna inflittagli nel processo per i pagamenti occulti alla pornostar Stormy Daniels. La lettura del dispositivo da parte del giudice Juan Merchan è prevista questo venerdì 10 gennaio a New York, a conclusione del processo tenutosi a maggio per falsificazione di documenti aziendali. Dieci giorni dopo, il 20 gennaio, si terrà l’insediamento del 47esimo inquilino della Casa Bianca.
Gli avvocati del tycoon si sono rivolti mercoledì all’istanza superiore dopo la risposta negativa dei tribunali. La Corte Suprema ha chiesto entro domani una presa di posizione ai pubblici ministeri di New York. Il processo era incentrato sull’occultamento illegale di 130’000 dollari con cui Trump aveva pagato il silenzio dell’attrice porno Stormy Daniels, con l’obiettivo di ottenere vantaggi nella campagna elettorale del 2016.
Alla fine di maggio una giuria di New York ha dichiarato Trump colpevole di 34 capi d’accusa. È improbabile che la sentenza abbia un impatto diretto sulla presidenza. Il giudice Merchan aveva già fatto sapere di non essere propenso a comminare una pena detentiva al repubblicano.
Tuttavia, Trump si sta difendendo con tutte le sue forze per scongiurare una sentenza altamente simbolica: sarebbe il primo presidente eletto nella storia degli Stati Uniti che porta in dote una condanna penale.
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Notiziario 04.01.2025, 11:00
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