La campagna elettorale per le presidenziali statunitensi è ormai agli sgoccioli, ma non l’energia di Donald Trump, più iperattivo che mai. Durante questi ultimi tre giorni, infatti, il presidente ha programmato ben 14 comizi in 7 Stati, anche ad orari improbabili, come in Florida, dove è atterrato verso la mezzanotte.
"Mi dicevano che avrei dovuto eliminare la tappa in Georgia, me lo dicevano qualche giorno fa - ha detto Trump ai suoi sostenitori - Aspettate, ho risposto io, sono giorni che mi aspettano, mica posso cancellare il comizio! E così sono in giro da stamani molto presto solo per voi. Avrei potuto cancellare anche la tappa in Florida, giusto? Ma nessuno avrebbe il coraggio di fare a meno di voi!"
Smentire i sondaggi è ancora possibile e lo sa anche il favorito Joe Biden che nello Stato chiave della Pennsylvania ha denunciato le irregolarità dell'ultimo minuto.
“In Texas, su un’autostrada, un gruppo pro-Trump ha tentato di mandar fuori strada uno dei nostri autobus consacrati alla campagna e poi lo ha accerchiato - ha accusato Joe Biden - Il presidente ha visto il video e lo ha pubblicato su Twitter commentando: ‘Amo il Texas’”.
Secondo il fronte repubblicano i "drive in" elettorali in Texas si posizionerebbero in zone che favoriscono i democratici. Per questo è stato chiesto alla Corte Suprema locale di invalidare oltre 120'000 voti, ma quest'ultima si è riufiutata.
È quindi per pareggiare i conti, che uno degli autobus di Joe Biden è stato fermato. Un episodio che ha costretto l'ex vice presidente ad annullare un evento di questa campagna fatta di parole sì, ma anche di colpi bassi, accuse e tensioni.
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