Laura Loomer “è una persona forte con opinioni forti”, “una mia sostenitrice” ma “non sono d’accordo con le sue dichiarazioni” ed “è una privata cittadina che non lavora per la mia campagna”: così Donald Trump ha provato venerdì a prendere le distanze dall’influencer con 1,2 milioni di follower, autrice sui social della bufala su cani e gatti mangiati dai migranti in Ohio, poi ripresa dall’ex presidente nel dibattito televisivo con Kamala Harris. Lei ne ha subito approfittato per mettere in vendita collari con la scritta “non sono il tuo pranzo”.
Trump a un evento in Florida, nell'anniversario dell'11 settembre - Laura Loomer è la donna con il vestito bianco e nero che scatta la foto
Ma chi è Laura Loomer? 31enne nata a Tucson, in Arizona, ma originaria della Florida dove per due volte ha tentato senza successo di farsi eleggere al Congresso, si autodefinisce “giornalista investigativa che non si ferma davanti a nulla nella battaglia per la verità”. Nelle ultime settimane è stata vista a più riprese con Trump, tanto da volare persino con lui. Lo staff del candidato repubblicano alla Casa Bianca la considera però “toxic”, un pericolo per le possibilità di elezione di Trump.
Laura Loomer in primo piano nella stessa occasione
La donna si è infatti distinta già in passato sui social per le sue campagne razziste, islamofobe e omofobe, oltre che per il sostegno a teorie complottiste come quella che considera l’11 settembre un “inside job”, un lavoro fatto dall’interno. A tal punto che il suo account su Twitter era stato sospeso. Dopo il passaggio di proprietà a Elon Musk e il cambiamento di nome in X è stato riattivato.
All’inizio di questa settimana aveva attaccato anche la Harris, che ha origini indiane e giamaicane, sostenendo che in caso di elezione la Casa Bianca “puzzerà di curry” e che i discorsi ufficiali passeranno per un call center. Affermazioni razziste che hanno fatto insorgere diversi esponenti repubblicani come Lindsey Graham e persino Marjorie Taylor Greene, decisamente schierata all’ala destra del partito.