Il nuovo Governo slovacco del premier Peter Pellegrini ha ottenuto la fiducia in Parlamento e gode della stessa maggioranza a tre partiti che sosteneva l'ex primo ministro Robert Fico, basata sul vecchio formato "Smer", cioè democratici sociali, Partito nazionale slovacco (Sns) e partito della minoranza magiara Most-Hid. La fiducia è stata votata da 81 deputati su 144 presenti in aula.
Il rimpasto di Governo (Pellegrini è l'ex vicepremier, membro dello stesso schieramento di Fico, lo Smer, democratici sociali) è stato imposto dallo sdegno, dall'ondata di proteste e dalla crisi politica scoppiata con l'omicidio del giornalista d'inchiesta Jan Kuciak e della sua fidanzata. Kuciak stava indagando sulle connivenze fra i politici slovacchi e il crimine organizzato, in particolare la 'ndrangheta italiana. Nel Paese, inoltre, l'indignazione per il duplice omicidio non è stato un fuoco di paglia emotivo come nel resto dell’Europa - dove, comunque, sono stati organizzati cortei, tra l'altro, a Londra, Parigi e Bruxelles e anche Berna -. In Slovacchia si è messa in moto una protesta fondata sul risveglio della coscienza nazionale.
ATS/M. Ang.