USA: “Spostamenti di materiale bellico in Iran”

Osservatori americani hanno notato che l’Iran sta spostando materiale bellico in vista di un attacco contro Israele. Lo riferiscono fonti informate alla CNN. Tra le armi che hanno visto spostare ci sono “droni e missili cruise”, riporta l’emittente americana.

Gli Stati Uniti si aspettano che l’Iran effettuerà “attacchi contro molteplici obiettivi all’interno di Israele” e che nell’operazione “potrebbero essere coinvolti alleati di Teheran”, riferiscono alla CNN un alto funzionario dell’amministrazione del presidente Joe Biden e una fonte vicina all’intelligence americana.

Da parte sua il “Wall Street Journal” riporta che gli Stati Uniti hanno spostato le navi da guerra in posizione per proteggere non solo Israele ma le proprie forze in Medio Oriente. Secondo quanto riferito da due funzionari alla CNN, gli Stati Uniti “tenteranno di intercettare qualsiasi arma lanciata contro Israele se sarà possibile farlo”.

Le forze della Marina americana nel Mar Rosso hanno intercettato nei mesi scorsi diversi missili a lungo raggio lanciati dagli Houthi nello Yemen verso Israele e le forze statunitensi in Iraq e Siria sono potenzialmente in grado di bloccare droni e razzi indirizzati contro il nord di Israele, a seconda della posizione da cui vengono lanciati.

Attacchi incrociati anche al confine libanese

Le forze israeliane hanno compiuto (ieri) venerdì nuovi raid nella Striscia di Gaza, devastata da sei mesi di guerra, sullo sfondo dei timori di una possibile ritorsione dell’Iran contro Israele, accusato di aver colpito il consolato iraniano a Damasco. Mentre i mediatori - Qatar, Egitto e Stati Uniti - attendono le risposte di Israele e Hamas alla loro ultima proposta di tregua, l’offensiva israeliana lanciata il 7 ottobre in risposta all’attacco da parte del movimento islamista palestinese sul suolo israeliano, continua senza sosta.

Da parte sua Hezbollah afferma di aver attaccato con droni una base dell’esercito israeliano nella città di Ramot Naftali, situata a quattro chilometri dal confine con il Libano. “Droni d’attacco lanciati dai combattenti della resistenza islamica hanno colpito il quartier generale e le caserme delle forze di occupazione, in risposta agli attacchi contro i villaggi libanesi e le case dei civili”, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram dai miliziani sciiti appoggiati dall’Iran. In risposta Israele ha effettuato diversi raid nella zona che “hanno colpito un largo complesso militare dell’organizzazione terroristica Hezbollah” nell’area di Rihan nel Libano del sud. Lo ha fatto sapere il portavoce militare israeliano.

Nel frattempo la compagnia aerea Swiss ha dichiarato di evitare lo spazio aereo iraniano a causa delle crescenti tensioni in Medio Oriente e ha deciso venerdì sera di deviare i voli interessati, ha dichiarato sabato a Keystone-ATS.

Questa decisione prolunga di 90 minuti i voli da e per Hong Kong, Bangkok, Singapore, Nuova Delhi e Mumbai, ha dichiarato la filiale di Lufthansa. La misura rimarrà in vigore fino a giovedì 18 aprile. Durante questo periodo, Swiss eviterà anche lo spazio aereo israeliano e libanese. Prima di Swiss, Lufthansa, la sua filiale austriaca Austrian Airlines e la compagnia aerea australiana Qantas avevano già deciso di non volare sull’Iran.

Nel contesto delle sempre più crescenti tensioni, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) sconsiglia i viaggi non urgenti in Iran. “La situazione relativa al conflitto in Medio Oriente è volatile. Gli sviluppi sono incerti e un significativo deterioramento della situazione della sicurezza in tutto il Paese è possibile in qualsiasi momento”, scrive il Dipartimento sul suo sito web.