Sono stati circa 40 i razzi lanciati venerdì dal Libano verso il nord di Israele dove sono risuonate nelle ultime ore più volte le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che “alcuni sono stati intercettati mentre il resto è caduto in aree aperte. Non sono segnalate vittime”. Ad averli lanciati è stato Hezbollah: lo ha comunicato la stessa organizzazione paramilitare libanese.
Attacco iraniano? “Minaccia credibile”
Nel frattempo, un portavoce della Casa Bianca ha riferito in giornata che la minaccia di un attacco iraniano contro lo Stato ebraico “è credibile”, senza tuttavia aggiungere ulteriori dettagli. Il rischio che la guerra tra Israele e Hamas in corso a Gaza possa estendersi su scala regionale è infatti aumentato, dopo il bombardamento effettuato da Tel Aviv contro l’ambasciata iraniana a Damasco, in Siria, che ha provocato la morte di due generale del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica, l’organo militare fedele all’ayatollah Ali Khamenei.
Gli USA invieranno quindi rinforzi in Medio Oriente sullo sfondo delle minacce iraniane contro Israele. “Stiamo spostando risorse aggiuntive nella regione per rafforzare gli sforzi di deterrenza regionale e aumentare la protezione delle forze armate statunitensi”, ha affermato un dirigente del Pentagono sotto anonimato.
Israele: “Pronto a ogni scenario”
“Siamo fortemente preparati in attacco e difesa contro qualsiasi minaccia. Siamo in guerra e da circa sei mesi siamo a un elevato livello di preparazione”, ha ribadito per parte sua il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano Herzi Halevi in una valutazione della situazione in atto. “L’Idf (Forze di difesa israeliane, ndr.) - ha aggiunto - continua a monitorare da vicino ciò che sta accadendo in Iran e nei vari ambiti, preparandosi costantemente ad affrontare le minacce esistenti e potenziali in coordinamento con l’esercito degli Stati Uniti. Le nostre forze sono preparate e pronte in ogni momento e di fronte a qualsiasi scenario.”