Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan ha confermato che gli USA forniranno all'Ucraina una dotazione di bombe a grappolo, nonostante i rischi di vittime civili inerenti all'impiego di questo tipo di arma, rischi che peraltro Kiev si è impegnata per iscritto a minimizzare. "È la cosa giusta da fare in questo momento", ha spiegato Sullivan.
Le bombe a grappolo ("cluster bomb", in inglese) contengono una serie di sottobombe che - all'apertura della bomba contenitore - vengono disperse in un area di dimensioni variabili ed esplodono al contatto col suolo. Una convenzione ONU del 2008 - già ratificata da 123 stati tra cui la Svizzera e firmata da altri 12 - le mette al bando in quanto imprecise e non controllabili: molte non esplodono e si interrano rimanendo pericolose per anni. La Convenzione non è stata firmata da Stati Uniti, Russia e Ucraina ed altri.
La Russia ha parlato di una pericolosa escalation. Gli Stati Uniti affermano che Mosca ha già impiegato questo tipo di bombe in Ucraina.
Sullivan ha anche ammesso che l'Ucraina non farà passi avanti sulla strada dell'adesione alla NATO al vertice di Vilnius della prossima settimana.
I 31 paesi dell’alleanza atlantica, che martedì e mercoledì si riuniranno a Vilnius a livello di capi di Stato e di Governo, ribadiranno che il futuro dell’Ucraina è nella NATO, ma non indicheranno alcun calendario concreto. Offiranno però a Kiev un programma di aiuti per rendere le forze armate completamente "interoperabili" con quelle NATO.
Il presidente ucraino Volodimir Zelensky, che parteciperà ad una parte del vertice, ha criticato la bozza di conclusioni del summit, affermando che lindecisione della NATO è una minaccia alla sicurezza globale. Zelensky è poi partito alla volta della Turchia per incontrare il presidente Erdogan con cui deve discutere - tra le altre cose - dell'accordo per l'esportazione di grano ucraino.
Anche sul fronte dell'ingresso nella NATO della Svezia non si registrano progressi: Turchia e Ungheria continuano a non ratificare l'atto di adesione, che richiede l'unanimità di tutti i 31 paesi membri (l'ultima ad entrare è stata la Finlandia).
Sullivan ha affermato che l'amministrazione Biden è fiduciosa che la Svezia enterà in un futuro non troppo lontano, un modo per confermare che l'incertezza persiste.
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Notiziario 07.07.2023, 21:14
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