All’uscita dell’Islamic Center of America, la più grande e antica moschea sciita degli Stati Uniti, dopo la preghiera del venerdì pomeriggio gli animi si infiammano alla parola “elezioni”.
“Lavoro sodo in questo paese, pago le tasse con cui si finanzia il genocidio a Gaza. Nessuno avrà il mio voto il prossimo 5 novembre”. Fatima, residente a Dearborn, sobborgo di Detroit e prima città a maggioranza araba degli Stati Uniti, è sconvolta dal ruolo dell’amministrazione Biden nella guerra a Gaza.
Donald Trump non sarebbe peggio, chiediamo. “Democratici, repubblicani, sono tutti uguali, quando si tratta di Medioriente e di politica estera, per noi non fa alcuna differenza”
Libanesi, palestinesi, yemeniti. È grande e variegata la comunità araba presente in Michigan da decenni, arrivati qui per lavorare alla Ford e nell’industria automobilistica.
Uno sconforto che rischia di diventare un boomerang
Lo sconforto alle porte di Detroit è grande e rischia di diventare un boomerang per i democratici. Il Michigan è uno swing state, uno stato in bilico, chi lo perde rischia di perdere la Casa Bianca. Nel 2020 Joe Biden qui ha vinto con soli 154’000 voti.
Proprio qui lo scorso febbraio è nato il movimento “uncommited”, non impegnato, ossia che ha votato scheda bianca in segno di protesta alle primarie democratiche.
Uno schiaffo a Joe Biden: oltre 6’000 residenti di Dearborn hanno scelto di non impegnarsi contro il sostegno del presidente alla guerra di Israele e 100mila in tutto il Michigan.
Abbiamo incontrato Lexis Zeidan, giovane leader del movimento Uncommited. Di origini palestinesi e residente a Dearborn, la richiesta per Kamala Harris in cambio del voto della comunità araba è chiara:
“Vogliamo il cessate il fuoco e l’embargo delle armi ad Israele. Vogliamo che cambi la sua politica, così che noi come organizzazione possiamo mobilitare la base per votarla a novembre, ma non possiamo farlo finché chiaramente non dice di voler cambiare la sua politica “. Trovare un elettore arabo-americano pro-Biden a Dearborn non è un compito facile.
Il Michigan ha oltre 200’000 elettori registrati di fede musulmana, abbastanza per far pendere la bilancia per le elezioni dello Stato.