USA: ennesima sparatoria a scuola

E’ la prima sparatoria scolastica dell’anno negli USA, dove nel 2023 ci sono stati (non solo nelle scuole) oltre 630 incidenti del genere, secondo i dati del sito specializzato Gun Violence Archive

E’ successo a Perry, 8’000 abitanti a circa un’ora di auto da Des Moines, la capitale dell’Iowa, dove tra dieci giorni - il 15 gennaio - si tengono le prime primarie repubblicane che porteranno a scegliere chi sfiderà Joe Biden alle presidenziali di novembre. Ma nell’Iowa, stato agricolo, di solito i candidati più che di armi parlano di biocarburanti e sussidi all’agricoltura.

Erano le 7:37 locali, le 14:37 in Svizzera, primo giorno dopo le vacanze di Natale. La scuola era ancora poco affollata: le lezioni sarebbero iniziate solo alle 8, ma si stava tenendo una colazione di gruppo tra diverse classi. Dylan Butler, studente del liceo, si è presentato con un fucile a pompa e una pistola di piccolo calibro.

Quando ha cominciato a sparare, gli altri hanno fatto quello che ogni studente e docente è ormai da molto tempo addestrato a fare in America: se potevano sono fuggiti, se non potevano si sono barricati nelle aule, chiudendo le porte a chiave. E questo è servito. Sono partite le chiamate al 911 e uno speciale allarme radio, che ha consentito alla polizia locale di arrivare entro sette minuti.

Una volta entrati - stando alla ricostruzione fornita dagli inquirenti - gli agenti hanno trovato diversi feriti, un ordigno esplosivo improvvisato (presto neutralizzato) e lo sparatore con una ferita d’arma da fuoco che si era procurato da solo e che gli è stata fatale.

Oltre a lui, l’unico morto è un “sixth grader”, l’equivalente delle scuole medie, undici anni. I feriti sono quattro allievi e un impiegato dell’istituto. Almeno un ferito è in gravi condizioni, ma non sembra in pericolo di vita.

Non sembra che Dylan abbia avuto complici. Non ci sono indicazioni sui motivi del gesto. Ma ci sono le foto che ha postato su TikTok, come questo selfie, che sembra preso in un bagno, e su cui lui stesso ha scritto “e adesso aspettiamo”.

A Perry doveva tenersi un comizio elettorale di uno dei candidati repubblicani alle primarie, l’imprenditore Vivek Ramaswamy. Ha deciso di trasformarlo in una veglia di preghiera.