Il presidente Joe Biden fa marcia indietro sulla promessa di aumentare il tetto del numero di rifugiati ammessi negli Stati Uniti e manterrà un tetto di 15'000 ingressi annui fissato dal predecessore Trump, contro i 62'500 annunciati in precedenza. Lo ha anticipato venerdì il New York Times.
Immediata la reazione delle agenzie per il reinserimento dei rifugiati, che hanno accusato Biden di aver infranto la promessa di ripristinare la reputazione del Paese come santuario per gli oppressi, ma anche da parte di esponenti del partito democratico, come la deputata di sinistra Alexandria Ocasio-Cortez che su Twitter ha definito la scelta “assolutamente inaccettabile”.
In risposta alle critiche, la porta voce della Casa Bianca Jen Psak ha precisato che il piano originale di aumentare il tetto per quest'anno appare improbabile e che entro il 15 maggio sarà fissata la quota definitiva di ingressi.