Il presidente statunitense Joe Biden ha deciso due mosse mirate a venire incontro alle richieste della sinistra del Partito democratico: cancellare tutti i fondi per la costruzione del muro col Messico e varare una commissione per la riforma della Corte Suprema che, dopo l'ingresso dei tre giudici nominati dall'ex presidente Donald Trump, è caratterizzata da una schiacciante maggioranza conservatrice.
La nuova Casa Bianca prosegue quindi imperturbabile nell'opera di rottamazione dell'eredità trumpiana, su tutti i fronti. E Biden non vuole perdere tempo. Nella sua prima proposta di bilancio, quella per il 2022, mantiene intanto una delle sue principali promesse: nemmeno più un dollaro andrà all'opera simbolo di Trump, non solo escludendo nuove risorse per completare il muro con il Messico, ma eliminando pure i fondi già stati stanziati e non ancora utilizzati. Perchè, spiega la nuova amministrazione USA, il problema dell'immigrazione non si affronta con la repressione, ma aggredendo il problema alle sue radici e con politiche di più ampio respiro e con un orizzonte di medio e lungo termine.
Un'altra cattiva notizia per Trump e per i repubblicani, arriva dalla decisione di Biden di istituire una commissione presidenziale che dovrà studiare l'eventuale riforma del massimo organo giurisdizionale statunitense, magari come chiedono in molti allargando a più membri la sua composizione. Un'altra promessa mantenuta dal neopresidente americano, dunque, per tentare di riequilibrare una Corte Suprema plasmata da Trump e sbilanciata troppo a destra.