Il fondatore di Uber ha lasciato la sua carica di direttore generale del gruppo specializzato nel trasporto automobilistico privato. Lo ha affermato sulle sue pagine online il New York Times.
Travis Kalanick da diverse settimane è al centro della bufera: è accusato di aver fatto prosperare all’interno della sua azienda una cultura basata sul sessismo e sulla discriminazione. In congedo dal 13 giugno, continuerà a sedere nel consiglio di amministrazione. Sempre in giugno, pure il numero due di Uber (valore stimato dell’azienda 70 miliardi di dollari), Emil Michael, aveva dato le dimissioni sempre per le stesse ragioni.
AFP/AlesS
Dal TG12.30: