I tre uomini, giudicati colpevoli per l'uccisione del giovane afroamericano Ahmaud Arbery, sono stati condannati all'ergastolo. Arbery aveva 26 anni ed è stato ucciso il 23 febbraio 2020 mentre faceva jogging nel suo quartiere a Brunswick, in Georgia.
In base all'attesa sentenza, Travis e Greg McMichael, padre e figlio di 65 e 35 anni, sono stati condannati al carcere a vita senza avere la possibilità di richiedere in futuro la libertà condizionale. Il terzo imputato, William Bryan, 51 anni, potrà farlo solo dopo 30 anni di cella.
Il caso Arbery è stato tra i più mediatizzati negli Stati Uniti, e non solo, negli ultimi tempi, tanto da diventare simbolo, insieme al caso George Floyd, del movimento Black Lives Matter.
Quando lo hanno visto passare davanti a casa, Gregory McMichael, ex poliziotto, e suo figlio Travis hanno preso le loro armi, un revolver Magnum 357 e un fucile, sono saliti sul loro pick-up, l'hanno inseguito per poi bloccare la strada al giovane con il loro furgone. Ne seguì un alterco, al culmine del quale Travis McMichael sparò ad Arbery, uccidendolo.
La scena venne ripresa in un video girato con il telefono da William Bryan, un vicino che stava a sua volta tallonando Arbery. Durante il processo gli imputati hanno raccontato di sospettare che il giovane avesse rubato in una casa in costruzione e di volerlo trattenere sino all'arrivo della polizia. Ma la loro tesi è stata respinta dalla giuria.