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Ucraina, il mistero dei soldati morti nel conflitto

Le autorità di Kiev mantengono il più stretto riserbo sul numero di militari uccisi e lo stesso fa la Russia; la guerra, infatti, si combatte anche sul terreno dell’informazione

  • 2 luglio 2022, 12:59
  • 15 settembre 2023, 22:58
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Radiogiornale delle 12.30 del 02.07.2022: la corrispondenza di Bettina Müller

RSI Info 02.07.2022, 14:58

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Di: Radiogiornale/Red.MM 

Quanti soldati ucraini sono morti in guerra dal 24 di febbraio? Questa informazione è un segreto di Stato. Alcune settimane fa il presidente Volodymyr Zelensky ha indicato una stima in un'intervista alla BBC, spiegando anche che sarebbero fino a 200 i soldati ucraini che muoiono ogni giorno.

Un’intera generazione di giovani uomini sta quindi per essere decimata. Al di là delle cifre ufficiali, quali indicazioni ci sono sul costo in vite umane di questa guerra? “Quello che si intuisce è che in corso una vera carneficina di soldati, specialmente nel Donbass”, ha spiegato ai microfoni del Radiogiornale Bettina Müller, inviata RSI in Ucraina che in queste ore sta tornando in Svizzera.

“Nei cimiteri di ogni città o paese che abbiamo visitato ci sono lunghe file di tombe fresche e sono suddivise in modo chiaro: ci sono le zone dove sono sotterrati i civili e quelle dei militari – spiega – E le date di morte sulle lapidi non mentono: sono tutte dopo il 24 febbraio; le date di nascita dei soldati sono tutte tra il 1996 e il 2000. È chiaro che quello del numero dei soldati morti nel conflitto è un dato sensibile che può influenzare le opinioni pubbliche dei Paesi coinvolti. Alle conferenze stampa sulla situazione militare delle autorità ucraine viene ad esempio sempre citato il numero dei nemici uccisi, riferendosi ai soldati russi. Secondo Kiev, sarebbero 35'000 i russi uccisi; a sua volta la Russia ha comunicato in aprile di aver ucciso 23'000 soldati ucraini, ma sono cifre impossibili da verificare e che vanno prese anche come elemento della guerra dell'informazione”.

Social network per ottenere informazioni

Le cifre ufficiali di entrambe le parti sono dunque da prendere con le pinze. In questo caso, sono invece spesso i social media a essere citati come fonte per le notizie sui soldati uccisi. Questo, spiega Bettina Müller, “perché lì compagni, amici, commilitoni, famiglie in lutto comunicano; si trovano quindi le tracce di moltissime vite spezzate in questa guerra. Il nostro traduttore che ci ha aiutato in Ucraina ci ha mostrato i numerosi post su Facebook, Instagram, Telegram con notizie e omaggi per i soldati caduti e i messaggi in codice dei commilitoni oppure dei volontari che scrivono che dovevano consegnare della merce a un'unità, ma che sono morti tutti e non sapevano cosa fare. Ci sono però anche luoghi della memoria ai caduti. E proprio in centro a Kiev, a due passi da Maidan, c'è uno spiazzo d'erba dove sventola un mare di bandierine gialloazzurre, ognuna con il nome di un soldato caduto e la data della morte. E vicino è presente un librone per scrivere, una dedica, un necrologio, due parole per ricordare chi era la persona uccisa".

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