Il 72° giorno di combattimenti dall’invasione russa dell’Ucraina è iniziato con le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che hanno ricordato come dal 24 febbraio, inizio di quella che Mosca definisce “operazione militare speciale”, sul territorio ucraino sono caduti oltre 2'000 missili, mentre i caccia e i bombardieri Sukhoi e Tupolev dell’aviazione russa hanno effettuato non meno di 2'700 attacchi.
E in merito al teatro di guerra, sia Zelensky, sia il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres sono concordi nel definire la zona di guerra di Mariupol un "inferno". Un inferno da cui Vladimir Putin in persona ha detto di esser pronto a garantire l'evacuazione dei civili dall'acciaieria Azovstal, ma solo se i militari nello stabilimento si arrenderanno. Una proposta ovviamente rispedita al mittente dalle forze armate di Kiev.
L’ONU annuncia che per oggi, venerdì, un suo convoglio dovrebbe arrivare nell’immensa struttura siderurgica per evacuare i civili ancora bloccati, ma i militari ucraini che restano asserragliati nello stabilimento denunciano nuovi bombardamenti. Sarebbe la terza operazione di questo tipo, dato che ONU e Comitato Internazionale della Croce Rossa hanno dichiarato venerdì di aver finora aiutato quasi 500 civili a fuggire dall'Azovstal in due evacuazioni organizzate negli scorsi giorni.
Zelensky fa marcia indietro e invita Steinmeier a Kiev
La diplomazia va avanti, intanto, nel tentativo di definire una soluzione negoziale al conflitto, ma senza grandi risultati. Alla luce del cambiamento di paradigmi in una Germania che ha iniziato a fornire armi a Kiev, dopo il rifiuto di qualche settimana fa Volodymyr Zelensky è tornato sui suoi passi e ha invitato il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier – persona non grata in aprile – e il cancelliere Olaf Scholz in Ucraina. Intanto Annalena Baerbock, ministra degli Esteri di Berlino, sarà dal capo di Stato ucraino già nei prossimi giorni.
E dal canto suo, l'ambasciatrice americana alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, ha infatti dichiarato che "Mosca ha mentito ripetutamente al Consiglio di Sicurezza con una serie di teorie del complotto e disinformazione, ogni falsità più ridicola dell'altra". Su tali basi, secondo la diplomatica, “non ci sono segnali che la guerra della Russia contro l'Ucraina si stia attenuando".
Altri sei miliardi di donazioni per l'Ucraina
E dopo la Conferenza dei donatori per l'Ucraina svoltasi giovedì a Varsavia e che ha visto enti, nazioni e aziende che, insieme, hanno raccolto circa sei miliardi di euro (oltre sei miliardi di franchi). Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha affermato che "la ricostruzione inizia adesso, non in un lontano futuro", spiegando che all'ex repubblica sovietica servono ora come ora di "cinque miliardi di euro al mese" per stare a galla e pagare stipendi e pensioni".
Un mare di soldi che va incanalato, nell'emergenza, verso l'aiuto agli sfollati e ai profughi, alloggi temporanei, l'assistenza sanitaria e sociale e avendo un occhio di riguardo per donne e bambini.
Ucraina, continua l'avanzata nel sud-est
Telegiornale 05.05.2022, 22:00