“La guerra non è più un concetto del passato. È reale, è già iniziata più di due anni fa. La cosa più preoccupante è che ogni scenario è possibile. È la prima volta dal 1945 che ci troviamo in una situazione del genere. So che sembra devastante, soprattutto per i più giovani, ma dobbiamo abituarci mentalmente all’arrivo di una nuova era. È l’era prebellica”.
Lo ha detto Donald Tusk, alla sua prima intervista con la stampa internazionale da quanto è tornato a dirigere la Polonia (per la Svizzera l’intervista è stata pubblicata dalla Tribune de Genève, per l’Italia da La Repubblica).
“Il nostro obiettivo principale deve essere quello di proteggere l’Ucraina dall’invasione russa e di tutelare la sua indipendenza e integrità. Il destino del Paese è soprattutto nelle nostre mani. Non mi riferisco alla sola Polonia o all’UE ma all’intero Occidente”, afferma il politico conservatore, che ha guidato il Consiglio europeo dal 2014 al 2019.
L’intervista affronta anche il nodo delle spese per la difesa: “Non c’è motivo per cui gli europei non debbano rispettare un principio fondamentale e spendere almeno il 2% del Pil per la difesa. Il punto di partenza è questo”.
Nuovi attacchi a infrastrutture energetiche
Una serie di massicci attacchi russi con missili e droni ha interessato anche oggi centrali idroelettriche e termoelettriche nelle regioni centrali e occidentali dell’Ucraina. La distribuzione elettrica è stata danneggiata in sei regioni e il gestore nazionale della rete, Ukrenergo, ha dovuto disporre razionamenti in tre di queste: Dnipro, Zaporiyhyhia e Kirivohrad.
Gli attacchi russi sulle infrastrutture energetiche si stanno facendo più precisi e concentrati, affermano fonti militari di Kiev.
Due missili russi sono stati abbattuti sopra Odessa venerdì pomeriggio, ma i detriti sono caduti su infrastrutture civili, causando il ferimento di cinque persone.
Caccia italiani intercettano aerei russi nel Baltico
Gli Eurofighter dell’Aeronautica Militare italiana schierati nella Task Force NATO operativa nella base polacca di Malbork hanno effettuato due intercettazioni di aerei russi sopra al Mar Baltico nelle ultime 24 ore. L’allarme, lanciato dal centro di comando di Uedem (in Germania), è scattato nelle mattinate di ieri e di oggi per velivoli non identificati in volo sulle acque internazionali.
Una volta identificati i velivoli, gli F-2000 italiani hanno fatto rientro alla base.