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Ucraina, tra solidarietà e bombardamenti

Mosca ha preso di mira zone abitate in varie regioni ucraine - Tanti soldati malati per aver scavato a Chernobyl - Odessa minacciata dai russi che la liberarono nel '44

  • 10 aprile 2022, 15:07
  • 20 novembre, 18:18
A presidio del sito di Chernobyl

A presidio del sito di Chernobyl

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Dopo un sabato caratterizzato da tante emozioni positive come la riuscita campagna di raccolta fondi globale “Stand up for Ukraine” che ha raccolto quasi dieci miliardi di franchi in aiuti alla popolazione, a cui si aggiunge l’arrivo a sorpresa del premier britannico Boris Johnson in visita a Kiev, primo leader del G7 a farlo dall’inizio dell’aggressione russa dell’Ucraina, la domenica torna alla cruda normalità, fatta di attacchi ai civili, bombardamenti sugli edifici abitativi e la scoperta di ulteriori atrocità lasciate dagli invasori nei territori da cui sono scappati.

Domenica il consigliere del sindaco di Mariupol Petr Andryuschenko ha affermato che nella sua città gli occupanti russi hanno organizzato una “operazione di pulizia tra i civili", nel senso che "nel processo di pulizia i soldati di Mosca non esitano a uccidere i civili per strada, come in un safari, per poi scattare foto e vantarsi di tale “vittoria” lugubre", dice il funzionario.

Un'altra fossa comune nei pressi di Kiev

10.04.2022: Ucraina, altre fosse comuni

Più a ovest, a Buzova, nell’hinterland di Kiev, a una settimana dagli orrori di Bucha è stata scoperta una fossa comune con decine di corpi di civili ucraini. Nel piccolo centro nei pressi della capitale, Taras Didych, capo della comunità di Dmytrivka che comprende Buzova e altri villaggi vicini, ha riferito alla tv ucraina che la fossa comune si trova vicino ad una stazione di servizio. Non si conosce ancora il numero esatto delle vittime all’interno della fossa.

Nel Donbass, invece, il capo dell'amministrazione regionale militare di Luhansk, Serhi Gaidai, ha riferito su Telegram che “una scuola e due condomini sono stati bombardati domenica mattina dai russi a Severodonetsk", i quali hanno lanciato nelle ultime ore sette missili nell'area di Mykolayiv, nel sud del Paese.

Domenica un nuovo bombardamento russo ha colpito l'aeroporto di Dnipro nell'est dell'Ucraina. Lo riferisce il governatore dell'Oblast (suddivisione territoriale ucraina) di Dnipropetrovsk, precisando che l'aeroporto è stato "totalmente distrutto". Sempre in giornata a Mykolaiv un caccia russo del tipo Su-34 è stato abbattuto sopra la città

Militi russi soffrono per le radiazioni generate a Chernobyl

I russi, tuttavia, hanno pure notevoli problemi, imprevisti, da affrontare in Ucraina, a cominciare dai tanti militi che si sono ammalati dopo aver passato un mese a scavare e rovistare nella “Foresta Rossa” attorno alla centrale nucleare di Chernobyl e all’interno dello stesso sito atomico.

Infatti, nella zona di esclusione della centrale ucraina, dove i militari russi hanno scavato trincee e cercato di costruire fortificazioni, "sono stati registrati livelli anormalmente elevati di radiazioni", come riferisce la società statale ucraina per l'energia nucleare Energoatom, il cui capo Petro Kotin insieme agli specialisti della Compagnia ha visitato una delle aree della foresta. Secondo l’azienda "uno degli indicatori che forma la radiazione interna ricevuta dagli occupanti dalla superficie del suolo (contaminazione Beta)", risulta "160 volte superiore alla norma" e di riflesso quei soldati russi che sono stati nella Foresta Rossa e vi hanno scavato "per quasi un mese dovranno affrontare malattie da radiazioni di varia gravità".

E i guai per Mosca non sono finiti: secondo il bollettino dell'intelligence britannica, di fronte alle crescenti perdite la Russia cerca di rafforzare le proprie forze con personale congedato dal servizio militare dal 2012 e vuole reclutare uomini dalla Transnistria, repubblica autoproclamata sotto l'orbita russa nel territorio della Moldavia, al confine con l'Ucraina.

E continua la serie di uccisioni al fronte di un (ennesimo) alto ufficiale russo dall'inizio dell'invasione. Si tratterebbe del colonnello Alexander Bespalov, comandante del 59° Reggimento carri armati, il cui funerale si sarebbe tenuto venerdì nella città russa di Ozersk.

Odessa ricorda con sentimenti contrastanti la liberazione

Sempre domenica la metropoli nel sud-ovest dell'Ucraina si è svegliata in pieno coprifuoco domenica mattina, giorno in cui doveva festeggiare i 78 anni della liberazione dall'occupazione nazista durante la Seconda guerra mondiale. Intanto nel pomeriggio tre esplosioni distinte, provenienti dalla zona nord della città, mentre le sirene dell'allarme antiaereo avvertivano la popolazione di rimanere nei rifugi.

L’umore è invece cupo in questa storica città che teme possibili attacchi missilistici da parte di Mosca. Negozi, ristoranti e attività commerciali sono chiusi da ieri sera e nessuno può circolare senza uno speciale lasciapassare. Nel 1944 le forze venute dalla Russia sovietica contribuirono a liberare la città e ora minacciano di fare esattamente l'opposto.

In aiuto della popolazione ucraina si muove anche la polizia americana. I governatori dell'Iowa e del Nebraska hanno annunciato che doneranno all'Ucraina equipaggiamenti protettivi della polizia, compresi quelli di tipo militare come caschi e giubbotti per i civili, affinché si difendano dai russi. Queste strutture si uniscono a una lista crescente di dipartimenti di polizia - dalla California all'Ohio, al Vermont - che stanno donando dotazioni e vario equipaggiamento di polizia per aiutare i cittadini dell'Ucraina aggredita dall'esercito di Mosca.

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