Virgin Galactic, fondata nel 2004 dal miliardario britannico Richard Branson, ha effettuato sabato il suo ultimo volo commerciale prima di prendersi una pausa di due anni durante la quale intende sviluppare una nuova classe di veicoli spaziali più redditizi. “Galactic 07 è tornato sulla terraferma. I nostri piloti, i passeggeri e la navicella sono atterrati in sicurezza allo Spaceport America, nel Nuovo Messico”, ha scritto la compagnia di turismo spaziale su X pochi minuti dopo l’atterraggio alle 9.41 ora locale (le 17.41 in Svizzera).
A un’altitudine di 88 km
Il velivolo vettore è decollato dal sud-ovest degli Stati Uniti alle 8.31 ora locale da una pista convenzionale e, dopo essere salito per circa 50 minuti fino a una quota di 13’582 metri, ha rilasciato la navicella spaziale attaccata sotto di esso, la VSS Unity. La navetta, con a bordo due piloti e quattro passeggeri, ha quindi acceso il motore e accelerato verticalmente fino a raggiungere un’altitudine massima di quasi 88 km, appena al di sopra degli 80 km che segnano l’inizio dello spazio, secondo la definizione dell’esercito statunitense. Dopo alcuni minuti, che hanno permesso ai passeggeri di fluttuare in assenza di gravità e di osservare la curvatura della Terra, il velivolo è tornato alla base, planando lungo la stessa pista. Durante il suo viaggio ha raggiunto una velocità massima di Mach 2,96, quasi tre volte quella del suono.
Quattro i passeggeri che hanno affrontato il volo: il turco Tuva Atasever, incaricato dalla società americana Axiom Space di effettuare una serie di esperimenti scientifici; Andy Sadhwani. un ingegnere della propulsione di SpaceX che in precedenza aveva lavorato per la NASA; Irving Izchak Pergament, un promotore immobiliare e pilota di aerei; e Giorgio Manenti, un italiano che a Londra fa consulenza per investimenti in hotel e ristoranti.
Obbiettivo: 125 voli all’anno
Virgin Galactic, che è in competizione nel mercato dei voli suborbitali brevi con Blue Origin del miliardario Jeff Bezos, ha portato i suoi primi clienti nello spazio un anno fa, dopo anni di sviluppo. Il volo di sabato è stato il secondo dell’azienda nel 2024 e il 12° in totale. Il CEO di Virgin Galactic, Michel Colglazier, ha annunciato prima del volo che questa settima missione commerciale sarà l’ultima per la navicella VSS Unity. Si tratta di “un punto di svolta per l’azienda, in quanto dedichiamo tutte le nostre risorse alla produzione della nostra navicella Delta di prossima generazione, la cui entrata in servizio commerciale è prevista per il 2026”, ha aggiunto. Secondo Virgin Galactic, queste navicelle saranno in grado di trasportare sei passeggeri, invece dei quattro della VSS Unity, e l’azienda prevede di costruirne inizialmente due. In seguito, l’azienda pianifica di realizzare fino a 125 voli all’anno. I voli di prova sono previsti a partire dal 2025.

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