Ad un mese esatto dall’uccisione dell’afroamericano George Floyd per mano della polizia a Minneapolis, negli Stati Uniti è emerso un nuovo caso del tutto analogo. Questa volta si tratta di un ispanico, Carlos Ingram Lopez, morto durante l'arresto a casa sua a Tucson, in Arizona. Il fatto risale a oltre due mesi fa, ma nella giornata di mercoledì la polizia ha diffuso le immagini della bodycam di un agente.
Tre poliziotti sono intervenuti nella casa del 27enne, ammanettandolo e tenendolo bloccato con la faccia a terra per 12 minuti. Come nel caso di Floyd, l'uomo ripeteva di non riuscire a respirare. Secondo l'autopsia la causa della morte è una combinazione del blocco a terra in posizione prona e di un arresto cardiaco in presenza di un'intossicazione da cocaina.
I poliziotti coinvolti hanno presentato le loro dimissioni, mentre il capo della polizia Chris Magnus ha offerto le sue dopo la diffusione del video, ammettendo una serie di violazioni commesse dai suoi uomini. La sindaca di Tucson Regina Romero, prima latina a guidare una città largamente ispanica, si è detta "profondamente turbata e indignata" e ha offerto le condoglianze alla famiglia della vittima.