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Venti ONG al bando in Israele

Il Governo ha diffuso la lista con le organizzazioni che non possono entrare nel paese poiché sostengono il boicottaggio pro palestinesi

  • 08.01.2018, 10:14
  • 23.11.2024, 03:01
Una ventina di ONG sulla lista nera israeliana

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  • Una ventina di ONG sulla lista nera israeliana

Venti organizzazioni non governative, undici delle quali europee, non possono più entrare in Israele. Il Governo di Tel Aviv, domenica, ha reso pubblica la lista nera delle associazioni che difendono la causa palestinese e che hanno aderito al programma “Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni".

Tra le associazioni indesiderate basate nel Vecchio Continente figurano France Palestine Solidarité, la Palestine Solidarity Campaign e gli amici di Alaqsa, ma ce ne sono anche di italiane, irlandesi e norvegesi. Sei sono statunitensi (la più nota è la Jewish voice for peace, costituita da un gruppo di ebrei di sinistra ma sulla lista nera è finita anche AMP, Associazione dei musulmani per la Palestina), una cilena e una sudafricana.

"Siamo passati dalla difesa all'attacco", ha affermato il ministro per gli Affari strategici Gilad Erdan, spiegando che "la creazione di questa lista è un altro passo nella lotta contro l'incitamento all'odio nei confronti di Israele. Una misura che fondamentalmente non è altro che l'attuazione pratica della legge approvata lo scorso marzo dalla Knesset che prevede appunto il divieto d'entrata nel paese a cittadini non residenti attivi in associazioni che propugnano il boicottaggio economico, scientifico e culturale dello Stato ebraico.

ATS/AFP/RG/Diem/Swing

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