Guerriglia urbana, nella notte su mercoledì, a Belgrado. Scontri sono stati registrati nei dintorni del Parlamento tra dimostranti antigovernativi e polizia. Obiettivo della protesta il presidente serbo Aleksander Vucic e le sue nuove restrizioni per la capitale volute per contenere la pandemia di coronavirus.
Dopo essere stati respinti coi lacrimogeni dall'ingresso della Camera, che hanno tentato a più riprese di forzare per fare irruzione nell'edificio, i manifestanti hanno ripiegato nelle strade e nel parco circostante dove, vicino alla Chiesa di San Marco hanno dato fuoco a tre auto della polizia. Incendiati anche diversi cassonetti dei rifiuti. La polizia ha ripreso il controllo della situazione verso le 02.00 dopo diverse ore di scontri. Nei tafferugli fra polizia e dimostranti sono rimasti feriti 43 agenti di polizia e 17 manifestanti, 24 dei quali sono stati arrestati. Lo ha detto, in tarda mattinata, il capo della polizia Vladimir Rebic.
Notiziario 02.00 dell'8.07.2020
RSI Info 08.07.2020, 08:53
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Bosko Obradovic, capo del movimento di estrema destra 'Dveri' e uno dei leader dell'opposizione radicale, ha lanciato nella notte un appello a tutti gli oppositori nell'intero Paese a raggiungere Belgrado per costringere il Governo e il presidente a farsi da parte.
ATS/ANSA/Swing