C'è tensione in Serbia per l'ennesima, partecipata, protesta contro le derive autoritarie del presidente Aleksandar Vucic che ha annunciato che parlerà al paese domenica a mezzogiorno.
Sabato i manifestanti a Belgrado dal consueto luogo di raduno, davanti alla facoltà di filosofia, si sono mossi in corteo attraversando il centro della capitale, per raggiungere la sede della tv pubblica RTS. Alcune dozzine di dimostranti sono riusciti ad entrare nella sede cercando di accedere agli studi di trasmissione. L'opposizione accusa l'emittente di non seguire le proteste contro il Governo. Dopo alcune ore la polizia ha sgomberato le persone penetrate nell'edificio sorvegliato da un massiccio cordone di agenti in tenuta antisommossa.
Anche Podgorica, capitale del Montenegro, migliaia di persone sono scese in strada per protestare contro il Governo ed il presidente Milo Djukanovic, accusati di corruzione e autoritarismo. Chiedono nuove elezioni libere e democratiche. I dimostranti, che sono scesi in piazza per la quinta volta nelle ultime settimane, hanno scandito slogan contro i dirigenti, chiedendo le loro dimissioni lanciando lanciando sassi e altri oggetti contro la polizia. Non si sono registrati incidenti gravi.