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Von der Leyen e Borrell si recano a Kiev

I rappresentanti dell’UE vogliono esprime "completa solidarietà all’Ucraina" di fronte all’invasione russa – Le truppe di Mosca si ritirano dal Nord – Aumenta il sostegno militare dell’Occidente

  • 8 aprile 2022, 11:29
  • 20 novembre, 18:19
La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen

La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen

  • keystone
Di: Agenzie/ludoC 

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l'alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell si recano oggi, venerdì, a Kiev, con l’intento di esprimere “completa solidarietà” al presidente Zelensky e al popolo ucraina di fronte all’invasione russa.

Nel frattempo, ieri il Parlamento europeo ha approvato ad ampia maggioranza una risoluzione - non vincolante – per chiedere l’embargo totale e immediato sulle importazioni di fonti energetiche provenienti dalla Federazione. Gli ambasciatori dei paesi della UE hanno per parte loro dato il via libera al graduale stop alle importazioni di carbone russo; questa mattina il provvedimento dovrebbe essere ratificato dai rispettivi Governi.

01:32

Il carbone russo fa discutere l'UE

Telegiornale 07.04.2022, 22:00

La situazione sul campo

Le forze russe si starebbero ritirando completamente dal Nord dell’Ucraina, ripiegando verso Russia e Bielorussia. Lo afferma il Ministero della difesa britannico, citando fonti di intelligence. Una dichiarazione che suffraga quanto emerso negli scorsi giorni, ovvero che le truppe di Mosca si starebbero preparando per aumentare la pressione nel sudest del paese. "I bombardamenti russi delle città nell'Est e nel Sud continuano e le forze russe sono avanzate ulteriormente a Sud dalla città strategicamente importante di Izium, che resta sotto il loro controllo", aggiunge l'intelligence britannica.

Attacchi missilistici hanno inoltre colpito nella notte infrastrutture a Odessa, secondo quanto riferisce la BBC, presente nella città sul Mar Nero con i propri inviati.

Corridoi umanitari dovrebbero inoltre essere aperti in giornata per permettere ai civili di lasciare le città. In particolare, per la città assediata di Mariupol è previsto un corridoio fino a Zaporizhzhia sempre con mezzi propri.

Pentagono e UE sostengono militarmente Kiev

Il Pentagono ritiene per parte sua che il presidente russo Valdimir Putin abbia rinunciato a conquistare Kiev, ma non rallenta le sue forniture di armi all’Ucraina, potenziando anzi i rifornimenti.

Gli Stati Uniti si preparano quindi a inviare più di 1’400 missili Stinger, oltre di 5’000 Javelin anticarro e centinaia di droni.

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha invece anticipato che l’UE proporrà di aumentare il fondo per il sostegno militare con ulteriori 500 milioni portandolo a 1,5 miliardi di euro. Allo stesso tempo, l'Australia annuncia che invierà a Kiev i 20 veicoli corazzati richiesti dallo stesso presidente Zelensky.

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