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Washington colpisce la CPI

Sanzioni contro la procuratrice della Corte penale internazionale dell'Aia, per il via libera al perseguimento dei crimini di guerra in Afghanistan

  • 2 settembre 2020, 18:58
  • 22 novembre, 18:37
Fatou Bensouda

Fatou Bensouda

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Gli Stati Uniti passano dalle parole ai fatti nella loro offensiva contro la Corte penale internazionale, che in marzo aveva dato luce verde all'apertura di un'inchiesta sui crimini di guerra e contro l'umanità commessi dal 2003 in Afghanistan. Il segretario di Stato Mike Pompeo ha annunciato oggi, mercoledì, delle sanzioni nei confronti della procuratrice Fatou Bensouda, 59enne giurista gambiana di cui era già stato revocato il visto.

Chiunque la aiuterà nella sua inchiesta potrà essere oggetto della medesima misura, ha precisato.

Il presidente Donald Trump aveva autorizzato in giugno l'adozione del provvedimento, con l'intenzione di dissuadere l'organo con sede all'Aia dal perseguire militari americani. La Corte aveva allora denunciato "attacchi senza precedenti" nei suoi confronti e ribadito la sua indipendenza. Anche la Svizzera aveva deplorato la posizione della Casa Bianca.

L'esistenza della CPI è retta dallo Statuto di Roma del 2002, ratificato da 120 paesi fra cui l'Afghanistan ma non gli Stati Uniti.

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Notiziario 21.00 del 12.06.2020

RSI Info 12.06.2020, 23:11

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