La centrale nucleare di Zaporizhia, nella zona occupata dai russi nel sud dell'Ucraina, è stata "scollegata" temporaneamente due volte dalla rete ucraina giovedì, stando a Kiev. Al centro di tutte le preoccupazioni per i bombardamenti di cui sia russi che ucraini si accusano a vicenda, la struttura si è trovata totalmente scollegata dalla rete dopo i danni alle linee elettriche causati dagli incendi, ha annunciato la compagnia di Stato ucraina Energoatom. Precisa che gli impianti nucleari sono rimasti alimentati dalla vicina centrale termica.
"La Russia ha messo gli ucraini, come tutti gli europei, sull'orlo di un disastro nucleare", ha detto giovedì in serata il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Gli ucraini devono sapere che stiamo facendo tutto il possibile per evitare uno scenario catastrofico. Ma ciò non dipende solo da noi", ha detto il capo di Stato ucraino.
Zelensky ha affermato inoltre che "la reazione dell'AIEA (Agenzia internazionale per l'energia atomica) dovrebbe essere molto più rapida di quanto non sia". L'AIEA ha reso noto di essere stata "informata dall'Ucraina" di questa perdita di connessione e di sapere che "(l'impianto) è attualmente in funzione", confermando che sono stati attivati i sistemi di protezione d'emergenza dei reattori e tutti gli impianti di sicurezza sono rimasti operativi".
E se il presidente ucraino, dopo il britannico Boris Johnson il giorno prima, ha ricevuto giovedì a Kiev il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, a Mosca il suo omologo russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che consente un aumento del 10% (+137'000 soldati) del numero di soldati da impiegare nell'esercito, ancora pienamente operativo in quella che Mosca definisce "un'operazione militare speciale" contro l'Ucraina.
Zaporizhia tra visite dell'AIEA e preoccupazioni
Telegiornale 25.08.2022, 22:00