I festeggiamenti per il primo di agosto si avvicinano e con questi anche i tradizionali fuochi di artificio. I botti sono causa di morte, ferimento e traumi per gli animali, sia domestici che selvatici, ma non sono gli unici pericoli.
Tipica delle zone di montagna è la consuetudine dei falò notturni, dove ogni anno però muoiono tra le fiamme migliaia di ricci, salamandre e serpenti. Attirati dalla catasta di legno, un paradiso per la nidificazione ai loro occhi, rimangono intrappolati e non possono fuggire per il loro timore degli esseri umani riuniti intorno al fuoco.
Prevenire queste “grigliate inaspettate” è semplice: una recinzione attorno all’area interessata o verificare con un bastone prima dell'accensione che nessuna bestiolina si sia nascosta, sono sufficienti a salvaguardare la vita di questi piccoli animali.
ATS/YR