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Animali selvatici salvati dal CRAS

Il falco pellegrino ora nidifica in città e la volpe, in città ci vive, ma vetrate, automobili e animali domestici rendono loro la vita difficile

  • 23 agosto 2020, 09:24
  • 22 novembre, 18:46
05:00

Un'oasi a Milano

RSI/Mauro Consilvio 23.08.2020, 09:45

A soli 25 km dalla città di Milano si trova l’Oasi WWF di Vanzago. Il bosco - circa 200 ettari - un tempo riserva di caccia, fu donato al WWF dal commendator Ulisse Cantoni nel 1977; dopo il lascito testamentale scrisse: “La personale ed estesa riserva di caccia è stata lasciata in eredità affinché la stessa venga trasformata non più in luogo di morte, ma in un’area protetta, possibile meta di visite e luogo di studio e ricerche”.

La riserva è caratterizzata da roveri, querceti, castagni, betulle e aceri. Ospita circa cinquanta caprioli e moltissime specie di animali anche a rischio di estinzione. Qui giungono - accompagnati dagli umani - centinaia di animali selvatici, soprattutto da maggio a fine agosto. L’inquinamento, la riduzione dell’habitat, l’impatto con veicoli o vetrate, le trappole, i bocconi avvelenati, il commercio di animali sono alcune delle cause che richiedono l'intervento dei professionisti dell'"Oasi"

Il coinvolgimento della gente nel recupero stesso dell’animale è fondamentale, e il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) è come un ponte di comunicazione fra le persone ed il mondo selvatico.

Mauro Consilvio

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