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Dove l'acqua dolce è regina

Aquatis a Losanna: l’acquario d’acqua dolce più grande d’Europa, fra pesci, rettili e H2O a volontà

  • 31 ottobre 2017, 07:02
  • Un'ora fa
01:14

Aquatis a Losanna: fra le attrazioni anche una coppia di coccodrilli. Un po' ...problematica la loro introduzione nel parco

RSI / Massimo Isotta 31.10.2017, 05:30

A Losanna in macchina ci vado spesso ed era una vita che dall’autostrada scrutavo quello strano edificio. Sapevo che avrebbe ospitato Aquatis e, quando ci sono andato per la visita stampa, ho potuto finalmente osservare le sue pareti esterne da vicino. 100'000 dischi di alluminio incollati sui muri rotondi. Quando il vento li scuote l’edificio sembra vivo. Mi spiegano che è come un grande pesce, con le sue scaglie, che si muove. Affascinante.

Aquatis ripreso dall'esterno. Centomila dischi di alluminio tappezzano le pareti dell'edificio

Aquatis ripreso dall'esterno. Centomila dischi di alluminio tappezzano le pareti dell'edificio

  • reuters

Mi dicono che al suo interno ci vivono più di 10'000 pesci e di 100 rettili. In realtà quel giorno ne mancavano ancora un bel po’, molti dei 46 grandi acquari e terrari erano semivuoti, molte promettenti installazioni audiovisive non funzionavano e il cantiere era ancora aperto. Nulla di grave, è perfino normale che all’inizio sia così. Però peccato, perché sognavo l’immersione totale, per sentirmi pesce pure io.

Operai impegnati nel cantiere di Aquatis, pochi mesi prima dell'inaugurazione. Il progetto ha anche attraversato fasi problematiche

Operai impegnati nel cantiere di Aquatis, pochi mesi prima dell'inaugurazione. Il progetto ha anche attraversato fasi problematiche

  • keystone

In ogni caso questo sentimento di incompletezza mi ha fatto ripensare a quante volte l’apertura è stata rinviata, ai problemi di finanziamento, alle polemiche sui prezzi d’entrata (29 franchi per gli adulti, 19 per i bambini fra i 5 e i 15 anni). Tutte situazioni che generano scetticismo.

Ora invece Aquatis promette bene, anche se la sfida dei 400’000 visitatori all’anno ancora non è vinta. Intanto perché i pesci di acqua dolce sono meno spettacolari di quelli marini. Poi perché l’arco lemanico è ad alto tasso turistico e la già enorme concorrenza si è ultimamente arricchita dello spettacolare Chaplinsworld. Il quale però era nato a sua volta fra mille difficoltà. Il che significa che chi la dura la vince.

Aquatis ha aperto i battenti lo scorso 21 ottobre

Aquatis ha aperto i battenti lo scorso 21 ottobre

  • reuters

Se oggi Aquatis c’è, deve dire senz’altro grazie alla tenacia del biologo francese Frédéric Pitaval, che lavora al progetto da 17 anni. Se qualcuno girasse il film “l’uomo che sussurrava ai pesci” sicuramente lo sceglierebbe come protagonista. E quando mi ha mostrato quanto sia avventuroso trasportare un solo Pacu (cugino dei Piranha) da una vasca all’aquario, ho afferrato tutta la complessità di questo immenso sogno aquatico.

Il centro comprende 46 acquari, vivai e terrari, su una superficie  di circa 3500 metri quadrati

Il centro comprende 46 acquari, vivai e terrari, su una superficie di circa 3500 metri quadrati

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Il quale inizia al primo piano in acque europee, nel fiume Rodano in particolare, che si percorre virtualmente e fra mille effetti visivi dalla sua origine glaciale fino al Mediterraneo passando dal Lemano. Più esotico il secondo piano, fra laghi d’Africa, mangrovie dell’Asia, e foresta pluviale dell’Amazzonia.

Un sub immerso in una delle vasche della sezione "tropicale" di Aquatis

Un sub immerso in una delle vasche della sezione "tropicale" di Aquatis

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Insomma alla fine il concetto è chiaro: ad Aquatis l’acqua dolce è regina tanto che ce n’è nella misura di quasi 2 milioni di litri. La nostra cara H2O, in tutta la sua fragile bellezza, senza la quale non ci sono né pesci, né terra, né tantomeno ci siamo noi.

E sul cui incerto destino Aquatis invita tutti a riflettere.

Massimo Isotta

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