"Una storia di successo", così l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) ha definito la politica svizzera di depurazione delle acque degli ultimi 60 anni che ha permesso di rendere di nuovo balneabili fiumi e ruscelli, con un investimento di 50 miliardi di franchi. Un decimo del denaro è stato finanziato dalla Confederazione: gli ultimi 10 milioni saranno erogati da Berna quest'anno.
Oggi che le acque di scarico non trattate finiscono solo in minima parte nell'ambiente, la balneabilità di quasi tutti gli specchi d'acqua svizzeri è tornata ad essere "molto buona". Secondo l'UFAM la sfida attuale è costituita dai microinquinanti, ovvero da residui di farmaci, prodotti fitosanitari, sostanze chimiche e ormoni che, non potendo essere eliminati dagli impianti di depurazione delle acque di scarico, finiscono nei corsi d'acqua.
Sebbene la qualità dell'acqua sia fortemente migliorata, "molto resta ancora da fare". Ad esempio in agricoltura: a causa dei fitofarmaci usati per le colture, i piccoli e medi corsi d'acqua della Svizzera presentano deficit biologici che vanno sanati.
ATS/M. Ang.
Dal TG20:
Acque pulite
Telegiornale 20.03.2017, 21:00
Dal Tg12.30:
Depurazione delle acque, investimento riuscito
Telegiornale 20.03.2017, 13:30