Gira per la Tunisia armata di pistola e inchiostri. Non è un'amazzone ma, a guardarla, potrebbe esserlo. Manel Mahdouani, trent'anni, è la più giovane tatuatrice donna del paese ed è già una celebrità. Non opera in uno studio perché aprire un locale di tattoo è ancora un'attività non permessa dalla legge.
Impossibile aprire uno studio
Così Manel è diventata tatuatrice a domicilio. Ed è molto famosa. I suoi clienti sono giovani tunisini ma soprattutto stranieri. Si rivolgono a lei in particolare d'estate. La sua fama è legata al fatto che Manel, oltre a essere giovane, donna e tatuatrice, è anche di origine berbera e da alcuni anni ha deciso di tatuare sul corpo degli altri solo simboli della tradizione berbera, soprattutto al femminile. Simboli che sono parte della sua identità, della sua storia e del suo orgoglio.
I maori sì, i berberi no?
I disegni che la maggior parte dei clienti di Manel richiedono sono delle tribù berbere tunisine, oppure alberi della vita, immagini stilizzate della luna: tutti simboli che richiamano soprattutto la potenza e la fertilità femminile. "Ho deciso di tatuare solo motivi berberi per via delle mie origini, ma anche perché i tatuaggi maori sono conosciutissimi. Ma non lo stesso si può dire per i tatuaggi berberi", spiega orgogliosa.
Una tradizione femminile
La nonna di Manel era tatuata, come moltissime donne, soprattutto di una certa età, nei villaggi di tutto il Maghreb, dalla Tunisia all'Algeria, al Marocco. Di questa tradizione Manel ha fatto un'arte e anche un business.
In Tunisia, oggi, c'è una modernissima regina berbera, un po' amazzone, un po' pop.