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Padre Jalal un anno dopo

La difficile opera di ricostruzione, non solo di una città, ma della vita di ogni suo abitante che da lì ha dovuto fuggire

  • 26 dicembre 2017, 09:04
  • Oggi, 03:18
02:44

Il ritorno a casa di padre Jalal

RSI/Ilaria Romano - Mauro Consilvio 26.12.2017, 06:30

  • ©Mauro Consilvio

Un anno dopo la liberazione di Qaraqosh, città cristiana del nord dell’Iraq che per oltre due anni era rimasta sotto il controllo del sedicente Stato Islamico (IS), alcune famiglie hanno deciso di tornare a casa. Con loro c’è padre Jalal Jako, un sacerdote dell’ordine dei Rogazionisti che l’anno scorso avevamo accompagnato fra le macerie della sua città. Per lui, che nel frattempo si era trasferito a Erbil, nel Kurdistan iracheno, insieme agli altri sfollati, era stata la prima volta in cui si era trovato costretto a guardare in faccia la distruzione lasciata dalll’IS.

Oggi quegli stessi luoghi stanno lentamente riprendendo vita, anche se i segni della guerra sono ancora ben visibili. Nelle chiese date alle fiamme oggi si celebra la messa e la comunità si stringe attorno a questo parroco che ha deciso di essere un esempio per gli altri e tornare nel quartiere più povero e periferico di Qaraqosh, lo Sheqaq.

“Speriamo, un giorno, di poter ricostruire tutto com’era prima – racconta padre Jalal – ma ogni chiesa bruciata che oggi rivive è una testimonianza che permette di non dimenticare.”

La sua missione e quella dei Rogazionisti era cominciata nel 2013, e dopo poco più di un anno è finita all’improvviso, quando la città si è svuotata per l’arrivo dei miliziani di daesh. Ora che il governo iracheno ha annunciato la fine della guerra contro l'IS, tutti fanno i conti con le proprie vite interrotte, e cercano di ripartire da dove le avevano lasciate. Per padre Jalal l’importante è incoraggiare le famiglie a ripopolare la città, e chi ha perso la casa può chiedere che gliene venga assegnata una fra quelle messe a disposizione dalla Chiesa locale. Ma le liste d’attesa sono lunghe e ci vorranno anni per riportare Qaraqosh ad essere quella di prima.

Ilaria Romano - Mauro Consilvio

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