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Una chiesa aperta a tutte e tutti

Scomunicato per aver fatto coming out, Mario Bonfanti - ex prete cattolico - è ora pastore della Metropolitan Community Church

  • 17 novembre 2019, 08:34
  • 22 novembre, 20:42
04:40

Il prete dei gay

RSI/Mauro Consilvio 17.11.2019, 08:35

Dalla Brianza a Miami e ritorno. Dalla Chiesa Cattolica alla MCC, Metropolitan Community Churces, nata nel ’68 nel clima politico che avrebbe portato un anno dopo ai moti di Stone Wall a New York.

Mario Bonfanti, ex prete cattolico, scomunicato per aver fatto coming out, è ora pastore della prima chiesa al mondo che accoglie i membri della comunità LGBT, imperniata su valori quali diversità, inclusione, eguaglianza, socialità, laicità e spiritualità. Il fondatore, Troy Perry, era stato a sua volta scomunicato per essersi dichiarato gay. Decise allora di dar vita a una chiesa disposta a offrire un ministero per gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. Dove tutti potessero essere accolti anziché giudicati per le proprie preferenze sessuali. Dal primo raduno di 12 persone nel salotto del reverendo Perry in California, il 6 ottobre del 1968, la MCC è divenuta un movimento mondiale che oggi conta 43.000 membri e quasi 300 comunità sparse in 22 nazioni. La comunità di Bonfanti si incontra a Milano due volte al mese, una dozzina di fedeli che si confrontano su temi sia laici sia cristiani. I pastori della MCC non ricevono alcuno stipendio: Bonfanti è anche un libero professionista che si occupa di Life coaching, mediazione di coppia e mindfulness.

Mauro Consilvio

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