"Da Bach ai Led Zeppelin, ascoltare la musica preferita produce felicità e benessere in grado di allungare la vita in salute. La musica infatti si dimostra un prodigio: nei disturbi dell'umore, disagio psichico, depressione è efficace come i farmaci ansiolitici e antidepressivi". Lo dicono i ricercatori della Comunità mondiale della longevità (CMDL), che promuovono a pieni voti la musicoterapia, soprattutto nell'approccio medico riabilitativo.
"Accoppiata al canto la musica è un toccasana nei deficit di lettura e apprendimento - spiega Roberto Pili, presidente della CMDL - ma è nelle malattie neurodegenerative tipiche dell'invecchiamento, quali demenza e Parkinson, che dà il meglio di sé. La pratica musicale, specie se iniziata in giovane età , aumenta la cosiddetta riserva cognitiva, quel tesoretto di capacità e funzionalità cerebrale che in età anziana contrasta lo sviluppo della demenza".
"Stupefacenti - osserva il ricercatore - i risultati della musicoterapia nel Parkinson e nelle paresi. Abbinare il movimento di questi malati a un brano musicale molto ritmato porta infatti a miglioramenti immediati".
ansa/joe.p.