In occasione del World Pasta Day del 25 ottobre, dagli endocrinologi arriva una serie di consigli per mangiare al meglio i maccheroni senza rischio di ingrassare. A fornire indicazioni e trucchi ci pensa l'endocrinologa e nutrizionista Serena Missori.
Scegliere la pasta integrale è il primo passo, perché consente, senza rinunciare al gusto, di assumere carboidrati a lento rilascio. Cioè quei carboidrati che mantengono stabile il livello di zuccheri nel sangue e forniscono energia in modo costante, permettendo all'organismo di assorbirli e usarli lentamente. Attenzione però a non farsi ingannare dalle etichette: deve essere indicata chiaramente la dicitura farina integrale o 100% integrale per essere sicuri che la pasta sia preparata esclusivamente con farine che non abbiano subìto raffinazione.
Chi è a dieta può essere tentato di mangiare la pasta ma solo a patto che sia scondita. Ma non è una buona idea, spiega la nutrizionista. In realtà, sarebbe meglio saltarla in padella con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva, aglio, che aiuta il corpo ad abbattere i depositi grassi e peperoncino, che aumenta il metabolismo.
Un'attenzione utile per evitare il gonfiore addominale e non avere picchi di glicemia, è quello di scolare la pasta al dente e sciacquarla sotto l'acqua fredda. Cotture troppo prolungate infatti tendono a far innalzare l'indice glicemico e a rendere gli amidi della pasta più facilmente assimilabili.
Poi tocca alle verdure, grande amiche della pasta: consumare della verdura cruda prima di una spaghettata o di un bel piatto di pasta corta, anche un semplice pinzimonio in olio extra vergine di oliva, e a seguire una porzione di verdura cotta, saltata in padella o grigliata (ma non bollita), crea una sorta di paracadute per l'assorbimento degli zuccheri, impedendo un'impennata della glicemia.
ansa/joe.p.